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La scienza sanitaria ci dice, intimorendoci, di fare attenzione ai virus che verranno, ma non si preoccupa di suggerire a chi ci governa a livello nazionale-mondiale di cercare le cause, per me sin troppo evidenti, che li determinano.

Indro Montanelli diceva che la scienza sanitaria spesso inciampa, facendosi male, in un filo di lana. Io, personalmente (e lo posso documentare) ne ho avuto prova almeno tre volte e, se non l’ho detto fino ad ora, ma solo per motivi di “napoletana” scaramanzia, lo si deve al fatto che il Padreterno mi sta tenendo in vita da oltre 85 anni, sperando che non mi faccia un brutto… scherzo a breve.

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Preambolo per dire che non ho mai sentito dire che la scienza medica, così come giustamente fornisce degli indirizzi per la politica (covid docet !),  si preoccupi di suggerire anche quelle che potrebbero essere le cause che danno luogo alle pandemie, covid compreso. Al contrario, essa si dà da fare, se vuoi anche in tempi rapidi come sta avvenendo per la prolificazione dei tanti vaccini già testati e da testare,  per trovare un antidoto, alias veleno, volto a combatterlo e possibilmente a toglierlo di mezzo.  Come ?  Trovando appunto un veleno ad hoc per farlo fuori, determinando però una situazione che, sommata ai veleni precedenti, si stabilizza sull’equilibrio dei veleni. Ed avanti di questo passo…

Secondo me sarebbe necessario esternare con forte coraggio che, essendo dette cause riconducibili ad un progresso che, in nome del  solo business, se ne “fotte” della salute collettiva non badando a concentrazioni urbane con tutte le loro conseguenze non sottacendo che spesso esiste una vita parallela sottoterra fatta di metropolitane, fognature ed altro,  alle concentrazioni industriali che non iniettano certo aria pura nell’atmosfera, ai gas di scarico non tanto delle automobili quanto degli aerei e delle navi (sull’  argomento ho scritto dettagliatamente anche su questo giornale citando dati autorevoli), ai bioritmi naturali che non sopportano certe forzature ambientali che vengono metabolizzate solo a seguito patologica assuefazione, ed infine al contrasto in termini esistenziali  che si determinano in presenza di queste realtà, sarebbe necessario  – dicevo prima – soffermarci con urgenza su detti aspetti. E ciò ad evitare che le varie “Pfizer” facciano utili a iosa sui vaccini (con tutto il rispetto per questa grande ed importante azienda farmaceutica).

Il discorso è certamente difficile da tradurre in realtà in quanto il prestigio, più interesse che prestigio, delle potenze mondiali, non saranno mai disposte a fare un passo indietro, specie se, come nell’era che stiamo vivendo, le regole della democrazia hanno scarso senso persino nei paesi che si professano democratici (ultimo esempio quello di Trump !).  Ma quanti “matti” ci sono ancora a questo mondo ?   E quanti ce ne saranno ancora di questo passo ?

Malgrado ciò che stiamo vivendo, cosa orrenda quella che sto per dire,   sarà arduo trovare all’unisono una linea per salvare l’uomo ed il pianeta, tanto da doverci augurare che una nuova pandemia possa attivare maggiormente il cervello dei “padroni” della terra ?   Di cui, siamo invece tutti affittuari, come dicono i libri sacri ?

Eppure, a mio avviso, da qui si deve partire, anzi ripartire… nella consapevolezza che una soluzione ci sarà.

Quale ?

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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