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Non so se esiste il paradiso e non so se esista l’inferno, però, non ci crederete, alle volte desidero più che esista l’inferno che il paradiso. E’ ovvio che se esiste il paradiso, sarò tutto contento di andarci dritto appena lasciata la vita terrena, ma se non dovesse esistere, magari non esisterò neppure io e quindi non avrò modo di dispiacermi della non esistenza del paradiso. Perché, invece, desidero tanto, tantissimo che esista l’inferno? Perché spero (e vuoi vedere che questa speranza me lo preclude il paradiso?), spero ardentemente che ci vadano a finire tutte le persone malvagie di questo mondo, gli assassini, gli sfruttatori, gli stupratori. Ecco, proprio questa mattina, dopo avere maledetto e stramaledetto quel delinquente che ha violentato una giovane donna al parco del quartiere Prenestino, a Roma, ho pregato con tutta l’anima che muoia presto, che finisca sotto una macchina, che so? che s’impicchi, che si getti nel Tevere, che crepi insomma, e vada dritto all’inferno.
Renato Pierri

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