Advertisement

Ricardo Merlo, Senador y Presidente MAIE: “El Movimiento Asociativo Italianos en el Exterior siempre se opondrá a un ius soli puro, en cambio, estamos a favor de mantener  el ius sanguinis: hay muchos descendientes de nuestros emigrantes que, más allá de la frontera, todavía esperan  que se les conceda la ciudadanía italiana, un derecho que les pertenece por ley”

“Buen trabajo a Enrico Letta, nuevo secretario del Partido Democrático. Estamos seguros de que le irá bien, porque el país necesita un PD fuerte, unido y organizado. El MAIE  ha manifestado en el pasado, sin prejuicios,  el voto de confianza en su gobierno. Nos ha complacido el saludo que Letta, en su reciente discurso, dirigió a los italianos en el exterior, habiendo sido él mismo uno de ellos en los últimos años. Sin embargo, no podemos ocultar nuestras dudas sobre la conveniencia de impulsar el ius soli.  Sobre esto, nuestra posición siempre ha sido clara: no a la ciudadanía fácil para los inmigrantes. Produciría, entre otras cosas, la inmigración masiva que particularmente en este período histórico, no podemos permitirnos”. Así lo indica en una nota el Senador Ricardo Merlo, Presidente del MAIE, ex Subsecretario de Relaciones Exteriores en el Conte 1 y Conte 2.

Advertisement

“La ciudadanía italiana – continúa el Senador – es algo muy valioso, no puede ser un regalo, en todo caso sí una conquista. Otra cosa sería pensar en una especie de ius cultural, es decir, la ciudadanía dada a aquellos hijos de inmigrantes que han residido en Italia durante un mínimo de años y que han completado, por ejemplo, la instrucción  escolar. Pero hay que estudiarlo muy bien, porque sabemos lo orgullosos que están los italianos de su identidad y lo cansados que están, en cambio, de sentirse por desgracia con demasiada frecuencia, extranjeros en su propio país. Sin mencionar que ya hoy en día los hijos de inmigrantes que residen regularmente en Italia pueden solicitar la ciudadanía, a la edad de 18 años”.

 

Para Merlo “la inmigración legal puede ser un recurso para Italia, pero la inmigración irregular debe ser gobernada y controlada, debe ser gobernada de una manera seria. Basta de  desembarcos de cientos de inmigrantes ilegales en nuestras costas, especialmente en un momento de crisis económica y sanitaria muy grave. Le deseamos buen trabajo a Enrico Letta – concluye el Presidente del MAIE – con la conciencia de que el Movimiento Asociativo Italianos en el Exterior siempre se opondrá a un ius soli puro, en cambio, estamos a favor de mantener  el ius sanguinis: hay muchos descendientes de nuestros emigrantes que, más allá de la frontera, todavía esperan  que se les conceda la ciudadanía italiana, un derecho que les pertenece por ley”.

 

===

 

Merlo (MAIE): “Fondamentale mantenere lo ius sanguinis, la cittadinanza per i discendenti degli italiani all’estero”

 

Ricardo Merlo, senatore e presidente MAIE: “Il Movimento Associativo Italiani all’Estero sarà sempre contrario a uno ius soli puro e a favore, invece, del mantenimento dello ius sanguinis: ci sono tantissimi discendenti dei nostri emigrati che, oltre confine, ancora attendono che venga riconosciuta loro la cittadinanza italiana, un diritto che spetta loro per legge”

 

“Buon lavoro a Enrico Letta, neo segretario del Partito Democratico. Siamo certi che potrà fare bene, perché il Paese ha bisogno di un Pd forte, unito, organizzato. Il MAIE in passato, senza alcun pregiudizio, ha già votato la fiducia al suo governo. Ci è piaciuto molto anche il saluto che Letta, nel suo recente intervento, ha rivolto agli italiani all’estero, essendo stato lui stesso uno di loro negli ultimi anni. Tuttavia, non possiamo nascondere tutti i nostri dubbi circa l’opportunità di rilanciare lo ius soli. Su questo, la nostra posizione è chiara da sempre: no alla cittadinanza facile agli immigrati. Produrrebbe, tra le altre cose, un’immigrazione di massa che, in particolare in questo periodo storico, non possiamo permetterci”. Lo dichiara in una nota il Sen. Ricardo Merlo, presidente MAIE, già Sottosegretario agli Esteri nel Conte 1 e nel Conte 2.

 

“La cittadinanza italiana – prosegue il Senatore – è qualcosa di assai prezioso, non può essere un regalo, semmai una conquista. Altra cosa sarebbe pensare a una sorta di ius culturae, dunque la cittadinanza data a quei figli di immigrati regolarmente residenti in Italia da un minimo di anni e che abbiano portato a termine, per esempio, un percorso scolastico completo. Ma andrebbe studiata molto bene, perché sappiamo quanto gli italiani siano fieri della propria identità e quanto siano stanchi, invece, di sentirsi, purtroppo troppo spesso, stranieri nel proprio stesso Paese. Senza contare che già oggi i figli degli immigrati regolarmente residenti in Italia possono chiedere la cittadinanza, al compimento del 18esimo anno d’età”.

 

Per Merlo “l’immigrazione regolare può rappresentare una risorsa per l’Italia, ma quella irregolare va governata e controllata, va governata in maniera seria. Basta con gli sbarchi di centinaia di clandestini extracomunitari sulle nostre coste, soprattutto in un periodo di fortissima crisi sanitaria ed economica. Dunque buon lavoro a Enrico Letta – conclude il presidente del MAIE -, con la consapevolezza che il Movimento Associativo Italiani all’Estero sarà sempre contrario a uno ius soli puro e a favore, invece, del mantenimento dello ius sanguinis: ci sono tantissimi discendenti dei nostri emigrati che, oltre confine, ancora attendono che venga riconosciuta loro la cittadinanza italiana, un diritto che spetta loro per legge”.

 

 

Fonte: ItaliaChiamaItalia

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteTempo di Quaresima. Aiuto alla Chiesa che Soffre sostiene cinque progetti per le comunità cristiane perseguitate in Africa
Articolo successivoAssenza di contatto fisico: le gravi conseguenze del distanziamento sociale

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui