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Dal 29 marzo fino al 1° aprile si terrà a York e in modalità virtuale l’undicesima sessione del Open-Ended Working Group on Ageing, il gruppo delle Nazioni Unite che si occupa della tutela dei diritti delle persone anziane.

Nel corso dei quattro giorni, insieme a HelpAge, si alterneranno le voci e i contributi di istituzioni e associazioni che vedono ormai giunto il momento di garantire agli anziani una protezione che non può essere più negata, ed esorteranno gli Stati membri delle Nazioni Unite a iniziare immediatamente a redigere la convenzione che avrebbe potuto prevenire alcune delle palesi discriminazioni e dei trattamenti del tutto inadeguati che molte persone anziane hanno dovuto affrontare durante la pandemia di Covid-19.

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HelpAge Italia è l’unica associazione italiana selezionata per intervenire in diretta durante l’incontro fra i rappresentanti della società civile riuniti per parlare di COVID-19 e persone anziane. Dichiara la presidente Emilia Romano: “Parleremo agli esperti di un progetto pilota che stiamo conducendo in partnership con la struttura di Servizi Sociali e Assistenziali per le persone anziane del comune di Belluno, per lo sviluppo di un sistema di safeguarding, ovvero un insieme di misure che consentano di prevenire, rilevare e gestire situazioni non tutelanti per gli assistiti, garantendo il rispetto dei loro diritti. È il momento di passare dalle parole ai fatti con progetti concreti, che devono però basarsi su una guida chiara: una Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone anziane”.

Nel comunicato in allegato l’appello di Helpage al Presidente Mario Draghi perché sostenga un’azione del Governo italiano per una Convenzione sui diritti degli anziani e la testimonianza raccolta da Amnesty International sugli anziani abbandonati nelle strutture sanitarie in Italia.

 

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