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La rete di associazioni ed enti che favorisce l’inclusione sociale, l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro di persone in difficoltà

 

Nasce un sito – www.fareinclusione.it – per raccontare un grande progetto e una grande rete. Tutto parte da quattro lettere, due consonanti e due vocali, un verbo cortissimo che usiamo tutti i giorni: “fare”. Un verbo transitivo: si fa (o non si fa) qualcosa. Se lo andiamo a cercare sul vocabolario troviamo: “compiere una determinata azione o attività, eseguire, realizzare: fare un gesto, un urlo; fare un passo avanti, un’escursione; fare una buona azione, un gioco”. Ma anche: “passare all’azione, essere attivo”.

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Una parola semplice e fondamentale che ben spiega non solo l’idea di partenza (FARE è qui acronimo per Formazione, Appartenenza, Responsabilità, Esperienza), ma anche e soprattutto un percorso che si concretizza nei fatti. Si tratta di un progetto nato per sensibilizzare l’inserimento nel mondo del lavoro di persone socialmente fragili, un’organizzazione per mettere al centro la dignità di ogni individuo. La rete è costituita da associazioni ed enti che si occupano di inclusione sociale nelle province di Novara, Verbania, Varese e Vercelli.

Lo scopo? Trasformare in risorsa sociale ed economica uomini e donne che sono di solito esclusi da dinamiche aziendali e lavorative. L’idea? Affiancare persone a persone: chi insegna e chi impara, nell’ottica di un’impresa sociale totalmente sostenibile. I lavoratori che vengono formati e inseriti in azienda diventano una risorsa: una catena virtuosa che dà il via a una crescita personale, professionale ed economica per tutti gli attori coinvolti. Essere parte attiva di una comunità vuol dire davvero mettersi a FARE.

Le parole chiave sono due: inclusione sociale e volontariato. E anche il sito fareinclusione.it è stato pensato e diviso in due aree per essere un’importante cassa di risonanza. L’obiettivo è proprio quello di fare rete per offrire la possibilità a persone disabili o in difficoltà di formarsi. L’organizzazione è aperta e accogliente: non solo per raccontare le tante attività e azioni già in atto, ma anche per aprirsi a nuovi enti e associazioni, aziende e realtà lavorative, persone che vogliono dedicare un po’ del proprio tempo e delle proprie competenze al volontariato. Per farsi avanti ci sono due email: fare@fareinclusione.it | volontariato@fareinclusione.it

 Le associazioni e organizzazioni del terzo settore che, a oggi, fanno parte di FARE sono: Associazione Amici di Tommy e Cecilia (Sesto Calende, VA), Associazione Dignità e Lavoro – Cecco Fornara ODV (Borgomanero, NO), Il Ponte Cooperativa Sociale (Invorio, NO), Centro Gazza Ladra (Invorio, NO), Il Sogno Cooperativa Sociale (Domodossola, VB), Insieme si può (Massino Visconti, NO), Irene Impresa Sociale (Borgomanero, NO), L’Aquilone Cooperativa Sociale (Sesto Calende, VA), La Bitta Cooperativa Sociale (Domodossola, VB), Mamma Parliamone (Arona, NO), Rete Nondisolopane (Arona, NO), Risorse Cooperativa Sociale (Verbania, VB), Associazione di Volontariato Villa Rolandi (Quarona, VC), Cooperativa Bi.plano (Venegono, VA). FARE nasce anche grazie al bando del terzo settore della Regione Piemonte.

I social di FARE sono costantemente aggiornati con tutte le iniziative. Basta cercare FARE inclusione su Facebook, Instagram e Youtube.

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