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Francesca Giorda: “Krasniqi? Me l’aspettavo e Milani mi è piaciuta molto”

Alla venticinquenne kosovara Distria Krasniqi è stato assegnato il primo titolo nel Budokan a Tokyo per il judo in questa Olimpiade così tanto attesa e finalmente iniziata. Protagonista di una gara impeccabile nei 48 kg, Krasniqi ha dato il primo dispiacere al Giappone, superando in finale Funa Tonaki, argento, che è salita sul podio assieme a Daria Bilodid ed Urantsetseg Munkhbat, bronzo, di fatto le quattro teste di serie classificate nel rispetto dell’ordine di posizionamento nel tabellone.

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“Il podio non ha lasciato spazio alle sorprese -ha detto Francesca Giorda dopo aver sostenuto Francesca Milani- le ragazze che hanno fatto medaglia erano le favorite. La cosa che più mi aspettavo è stata sicuramente la vittoria di Krasniqi. Franci Milani è stata davvero fortissima e mi è piaciuta molto in gara. L’incontro è stato molto combattuto fino alla fine. Sinceramente ero sicura andasse avanti, ma questo purtroppo è il judo”.

L’oro per il Giappone è arrivato però con Naohisa Takato, ventottenne che a Rio mise al collo il bronzo ed oggi, nella finale affidata alle valutazioni di Roberta Chyurlia, ha superato l’eccellente Yang Yung Wei, cinese di Taipei e, al terzo posto il francese Luka Mkheidze ed il kazako Yeldos Smetov, argento a Rio. Una curiosità è che Takato, Yang, Mkheidze e Smetov si trovano così ordinati anche nella classifica della somma dei tempi del solo golden score disputati oggi, primo Takato con 14’20” (3 incontri al golden score), secondo Yang con 10’30” (3), terzo Mkheidze con 9’56” (3), quarto Smetov con 7’49” (2).

“Mi sono ripromessa di vivere questa gara come fosse una gara del circuito -ha detto Roberta Chyurlia al termine della prima giornata- questo mi sta permettendo di rimanere lucida e fare quello per cui sono venuta qui: arbitrare. Per pensare a cosa abbiamo fatto ci sarà tempo… ora devo pensare a rimanere concentrata e dare il meglio per il bene degli atleti. Se dovessi fermarmi per un secondo e pensare cosa c’è in palio, credo non avrei nemmeno la forza di fare quei 5 gradini per salire sul tatami. E chi mi conosce lo sa, non ho ancora fatto niente”.

Domani, seconda giornata, con Odette Giuffrida nei 52 kg e con Manuel Lombardo nei 66 kg. E se dovesse funzionare come oggi nei 48 kg, con le teste di serie che fanno rispettare le gerarchie anche nella classifica finale… bè, non ci sarebbe niente da obiettare.

48

1) Distria Krasniqi (Kos)
2) Funa Tonaki (Jpn)
3) Daria Bilodid (Ukr) e Urantsetseg Munkhbat (Mgl)
60

1) Naohisa Takato (Jpn)
2) Yang Yung Wei (Tpe)
3) Luka Mkheidze (Fra) e Yeldos Smetov (Kaz)
Lin ha fermato l’Olimpiade di Milani

Prima giornata di gare olimpiche per il judo nel Budokan a Tokyo con le categorie più leggere, i 48 kg femminili ed i 60 kg maschili. Francesca Milani è stata la prima azzurra che è salita sul tatami per affrontare Lin Chen-Hao, ventitreenne cinese di Taipei, quarantaduesima nel ranking mondiale e mai incontrata prima.

L’incontro si è acceso fin dall’inizio, stimolato anche dalla sanzione assegnata dopo 16 secondi ad entrambe. Al minuto 1’03” arriva la seconda sanzione a Lin che, venti secondi più tardi, marca wazari. Francesca spinge sull’acceleratore ed incalza mettendo sotto pressione Lin, ed a 3’05” mette a segno il wazari che ripristina la parità.

Mancano 20 secondi al termine quando Francesca controlla un attacco di Lin e va pancia a terra, l’azione prosegue e Lin ne approfitta ottenendo il secondo wazari convalidato dopo il controllo della moviola.

“Sono orgogliosa di me e per essere arrivata fin qui -ha detto Francesca Milani- però mi aspettavo di più, sapevo di potercela fare ma l’emozione ha fatto la sua parte. Purtroppo, l’amaro in bocca rimane. Ora maschererò questa delusione per dare supporto ai miei compagni di squadra, per me è finita è vero, ma per loro no! Quindi ora penso solo a loro!”

“Probabilmente ha pagato lo scotto dell’emozione –ha detto il presidente federale Domenico Falcone- certamente ha dato il massimo ed è proprio questo l’elemento che non deve mancare alla squadra”.

Le quattro teste di serie disputeranno le semifinali nei 48 kg:

Distria Krasniqi (Kos)-Urantsetseg Munkhbat (Mgl)

Daria Bilodid (Ukr)-Funa Tonaki (Jpn)

Le semifinali nei 60 kg:

Yang Yung Wei (Tpe)-Luka Mkheidze (Fra)

Naohisa Takato (Jpn)-Yeldos Smetov (Kaz)
Concluso il Mondiale Cadetti di Budapest: due quinti posti per gli azzurri
Roma, 23 luglio 2021 – Finisce l’avventura azzurra ai Campionati Mondiali Cadetti di Budapest. È stato un bel mondiale, particolare ma bello, come ci ha raccontato il Presidente della Commissione Nazionale Attività Giovanile Daniel Franchi: “È stato un Mondiale particolare, in primis per le assenze di alcune nazioni viste le Olimpiadi proprio a ridosso. È stato comunque un bell’evento, come solo un Mondiale può essere. Devo dire che si nota la differenza tra i Paesi che, nonostante il Covid, hanno avuto maggiori possibilità di allenarsi e di fare incontri e quelli che invece, purtroppo, non hanno potuto.”.

L’Italia ha conquistato due quinti posti nella lotta stile libero con i giovani Raul Caso e Gabriele Niccolini, mentre nella greco romana e nella femminile non siamo riusciti a conquistare finali. Oggi in gara c’era Federico Sergio Caniglia nei -55 kg di Greco Romana. L’azzurro però non è riuscito a superare gli ottavi di finale perdendo 5-3 col kirghiso Zhantoro Mirzaliev. Nessun ripescaggio per lui, visto che Mirzaliev ha poi perso in semifinale.

“Nello Stile Libero non siamo stati da meno degli altri – continua Daniel Franchi – è mancata sicuramente la medaglia ma i due ragazzi della lotta libera hanno combattuto con atleti di alto livello. Niccolini, nei primi due incontri, ha battuto i due bronzi europei di giugno. Anche Raul Caso non ha fatto incontri facili e ai quarti ha fatto un bel incontro, molto tirato, con l’iraniano Esmaeilnezhad che poi si è laureato campione del mondo. Insomma, torniamo con due quinti posti che non sono male per un Campionato del Mondo.

Nella lotta femminile abbiamo due ragazze, Fabiana Rinella e Denise Piroddu, ancora Under15 che stanno crescendo e queste esperienze non possono che far bene. Per un infortunio non abbiamo potuto portare il recente bronzo europeo Immacolata Danise.

Per la grecoromana, stesso discorso, Federico Caniglia era al primo evento così importante e in una categoria ostile. Non ha lottato male ma non è riuscito a passare il turno e neanche ad essere ripescato. Come le ragazze, Federico è molto giovane e sicuramente potrà rifarsi nei prossimi campionati.”.

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