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 Al Kasumigaseki Country Club l’americana, numero 1 mondiale, dopo una grande prova guida la classifica con 4 colpi di vantaggio su un terzetto d’inseguitrici e avvicina l’impresa

In Giappone, nel secondo round della gara individuale di golf femminile dei Giochi di Tokyo, Nelly Korda con una grande prova (macchiata solo da un doppio bogey alla 18) caratterizzata da un parziale di 62 (-9) su un totale di 129 (67 62, -13), vola in testa. L’americana eguaglia il giro più basso alle Olimpiadi (emulando quanto fatto nel 2016 dalla russa Maria Verchenova nell’atto conclusivo) e avvicina la medaglia d’oro. Al Kasumigaseky Country Club (East Course, par 71) la numero 1 mondiale, a metà gara vanta 4 colpi di vantaggio su Aditi Ashok e sulle danesi Emily Kristine Pedersen e Nanna Koerstz Madsen, che hanno agganciato la giocatrice indiana al secondo posto con uno score di 133 (-9). Risale cinque posizioni Giulia Molinaro, 49/a con 146 (75 71, +4) dopo una gara dai due volti. Prima un inizio difficile, poi la reazione con 4 birdie nelle ultime 13 buche giocate. E’ invece 55/a con 149 (75 74, +7) Lucrezia Colombotto Rosso che, al contrario, parte bene e cede nel finale.

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Molinaro parte male poi recupera, Colombotto Rosso prima convince quindi cede – Giulia Molinaro, 31enne di Camposampiero (Padova), ha iniziato non nel migliore dei modi il secondo giro con un doppio bogey alla 1 e due bogey alla 4 e alla 5. Poi, la veneta – alla seconda Olimpiade della sua carriera, nel 2016 si classificò 53esima a Rio de Janeiro – ha cominciato a macinare gioco e colpi trovando 4 birdie (alle buche 6, 8, 16 e 17). Una iniezione di fiducia verso gli ultimi due giri conclusivi dove la Molinaro proverà a recuperare altre posizioni. Ancora una prova sopra il par per la Colombotto Rosso. La piemontese, passata dalla 54/a alla 55/a posizione, dopo un bogey alla 1 ha realizzato tre birdie (alla 2, alla 6 e alla 8) nelle prime nove. Mentre nelle “back nine” è inciampata in cinque bogey, calando alla distanza.

Lo strapotere di Nelly Korda e la bella prova delle danesi. Perde terreno Inbee Park – Grande favorita della vigilia Nelly Korda, 23enne di Bradenton (Florida), s’è presa il comando della classifica dopo un round che s’è dimostrato sensazionale per 17 buche. Per lei 9 birdie e un eagle. Alla 18 ha cercato un altro birdie che le avrebbe permesso di entrare nella storia e di eguagliare il giro più basso firmato (sul LPGA Tour) da Annika Sorenstam nel 2001, quando nel secondo round dello Standard Register Ping la svedese con 59 colpi realizzò un primato che resiste ancora oggi a distanza di 20 anni. Niente da fare per la Korda che dopo un tee shot sbagliato e un terzo colpo finito nel bunker, ha chiuso la sua prova con un doppio bogey alla 18 (par 4). Nonostante la sbavatura nel finale la statunitense ha dimostrato tutta la sua classe e ora sogna di emulare Xander Schauffele che ai Giochi di Tokyo ha riportato gli Stati Uniti sul gradino più alto del podio, nella gara individuale maschile alle Olimpiadi, 121 anni dopo l’ultima volta. La proette americana ha 4 colpi di vantaggio sulla Ashok (che continua a stupire) e sulle danesi Pedersen e Koerstz Madsen, protagoniste di una bella rimonta. Mentre è passata dalla prima alla quinta posizione (134, -8) la svedese Madalene Sagstrom che precede in classifica la sudcoreana Jin Young Ko (seconda nel world ranking), 6/a con 135 (-7) al fianco della giapponese Mone Inami. E’ invece nella Top 10, 9/a con 137 (-5), la neozelandese Lydia Ko (argento in Brasile cinque anni fa). Risale Shanshan Feng. Quarantasettesima dopo 18 buche, la cinese (bronzo ai Giochi di Rio de Janeiro) è ora 11/a con 138 (-4). Stesso score, tra le altre, per la giapponese Nasa Hataoka, la sudcoreana Hyo Joo Kim e per le statunitensi Danielle Kang e Jessica Korda, sorella di Nelly. Battuta d’arresto per Inbee Park. La sudcoreana, medaglia d’oro nel 2016, è passata dalla 7/a alla 24/a posizione con 139 (-3).

Troppo caldo e possibili temporali, l’International Golf Federation valuta ogni opzione – Temperature altissime in Giappone. Nel terzo round le giocatrici non partiranno più tutte dalla buca 1 ma c’è chi comincerà dalla 10 per accelerare i tempi e “combattere” il caldo. In base all’andamento delle condizioni metereologiche – sono previsti temporali – l’International Golf Federation stabilirà poi il da farsi. Queste le ipotesi: anticipare le partenze per il round finale di sabato 7 agosto, posticipare le ultime 18 buche a domenica 8, oppure accorciare il torneo da 72 a 54 buche.

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