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La provocazione del «Mullah Vittorio»: «A Sutri, in nome dei valori cristiani, le donne con il velo dopo le 18,00. I mariti – spiega lo storico e critico d’arte che è il sindaco della città – dovranno far rispettare la misura»

 

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ROMA – «Accolgo l’idea del dialogo “distensivo” con i talebani suggerito da Giuseppe Conte. E in nome dei valori cristiani, da domani, a partire dalle 18,00, su disposizione del sindaco, cioè mia, le donne di Sutri dovranno circolare con il velo secondo il costume della tradizione cristiana»

La sortita del sindaco di Sutri vuole così richiamare l’attenzione dei media sulla restaurazione del regime talebano che colpisce non solo usi e costumi, ma le più elementari libertà delle persone, soprattutto delle donne afghane.

 

«Non sarebbe infatti lecito – spiega Sgarbi – dimostrare minor fede nel nostro Dio che in Allah. I mariti delle donne di Sutri sono pregati di fare osservare queste misure. Il sindaco ha informato il Presidente Draghi e il ministro Speranza, che avevano già provveduto attraverso le mascherine a diffondere l’uso del burka. Il velo ne è una naturale conseguenza».

 

Sgarbi, che si proclama “mullah Vittorio”, avverte anche l’opposizione: «Potrei applicare la legge della Sharia»

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