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UN PROGETTO  POLITICO FUTURISTA DI ALTO SPESSORE CHE CONDIVIDEREBBERO PERSINO GLI ALUNNI DELLA SCUOLA ELEMENTARE

I padri fondatori dell’Europa, è noto, hanno sposato il progetto dell’unione immaginando giustamente che detta unione, per fortuna ancora in atto e che , seppur a fatica, sta reggendo alla faccia dei soliti detrattori, portasse ad assetti di non belligeranza fra gli Stati europei, ma anche ad una maggiore distribuzione della ricchezza prodotta in base al principio della libera concorrenza, correlata anche alla libera circolazione delle persone oltre a quella delle merci.  Detto principio regge da anni e, grazie ai De Gasperi, Adenauer, Schuman, Monnet, Spaak ecc., potremmo dire che il principio rimane tuttora valido, anche se certi politici cercano “pro pancia loro” di strumentalizzarne irresponsabilmente certi aspetti per raccogliere qualche consenso. In questo, prevalgono le Meloni ed i Salvini, i quali,  hanno dato plastica dimostrazione di saltare da…”palo in frasca”, come si dice in Veneto, attraverso l’esercizio politico del “carpe diem”.  Non parliamo di Berlusconi e Renzi, perché altrimenti scoppio…  E mi fermo qui.

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Domanda: “ Ma ciò è sufficiente a livello mondiale per l’ UE ?”  Sicuramente no, come stiamo assistendo giorno dopo giorno attraverso scintille che stanno destabilizzando, da parte USA, CINA, RUSSIA, anche il nostro precario equilibrio europeo, a causa di sistemi di potere che non guardano verso il futuro, ma appaiono saldamente abbarbicati ad un sistema che, inevitabilmente, anche se denominato democratico, finirà per essere smantellato dalle nuove generazioni. Tutto ciò va considerato con urgenza, ad evitare di dover assistere al fallimento dei sacrifici sostenuti per dare vita all’Unione Europea che, come detto dianzi,  potrebbe risentirne, e non poco,  con riferimento al futuro andamento economico e politico correlato alle decisioni dei predetti colossi  mondiali extra-UE.

E qui, entra in gioco la scuola elementare, di cui a titolo e che mi pare, avendone perso il conto,  si chiami oggi dell’obbligo. Infatti, anche gli alunni della prima elementare, capiscono  che la pace si ottiene andando d’accordo con tutti fin dall’asilo. Sembra inutile ed anche pleonastico affermare oggi che detto principio possa valere un domani a livello mondiale, ma la strada è questa, solo questa: integrare il mondo intero dal punto di vista politico, magari lasciando spazio a tutto ciò che, fino a prima, era collegato alle varie realtà geografiche, alle abitudini, alle persone, insomma a tutto ciò che è in stretta correlazione con il clima, con il dna autoctono (senza apparire per questo razzismo), essendo chiaro che le necessità esistenziali divergono fra coloro che abitano a ridosso del Mar Glaciale Artico e quelli che vivono nel Sahara.. aspetti tutti che hanno sicuramente una qualche importanza con il dialogo interpersonale fra popoli.

Detto questo, ovviamente in sintesi, il pianeta ha bisogno di attingere ed imparare dal progetto europeo per amalgamarsi politicamente, economicamente e socialmente (con eventuali distinguo) in modo che i vari Xi Inping, Putin, Kim Jong-un, ecc.ecc., ma anche Biden, abbiano a parlare una lingua sola nell’interesse globale.

Ovviamente questo è un sogno irrealizzabile nei prossimi…200 anni o anche molto di più, ma altra via non c’è.  Possibile che, nei vari G7, G8, G20 e chi ne ha più ne metta, non si possa lanciare un progetto della specie, facendo maturare la convinzione in quei poveri “disgraziati” che reggono il mondo che la tranquillità non si conquista con le bombe, ma con l’intelligenza dei nostri De Gasperi and co…

O, i vari Putin. Xi Inping, Biden e compagnia bella, pensano di portare il potere in una qualche loro tomba dorata ?

D’accordo, il mio pensiero per certi versi è sinonimo di ingenua fantasia da asilo infantile, ma se i succitati non capiscono  pur parlando da adulti, quale altra strada c’è per capire ?   Si arriverà a comprendere una buona volta che, ad un certo punto della storia, l’uomo dovrà giocoforza fregarsene delle ricchezze, preferendo tranquillità, affetti,  autosufficienza ed interesse alla vita nella sua variegata e gratificante espressione esistenziale ?

Si organizzi un G alla ennesima potenza fra i “grandi” della terra e si dia avvio ad un inizio di riflessione a questo proposito perché l’uomo moderno, anche se non lo dice, è alla deriva storica quanto a relazioni sociali, economiche, affettive, oltre ad essere insofferente  e sempre più incattivito !

Da un simile quadro, quale potrebbe essere il “prodotto” a breve ?

 

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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