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Napoli, via Cimarosa: capitozzati i platani del Vomero

Proteste rivolte soprattutto alle modalità della potatura

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Video al link: https://youtu.be/gpwk2r9c8E0

 

                                Stanno destando non poche perplessità e proteste le modalità, con i quali si stanno effettuando le operazioni di potatura dei platani nel quartiere collinare del Vomero, attese da lungo tempo e in corso in questi giorni con un programma che, partito da via Cimarosa, proseguirà  poi in piazza Vanvitelli e in via Scarlatti, per arrivare a via Luca Giordano.

 

                                 “ Innanzitutto – precisa Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo sta conducendo una vera e propria battaglia al riguardo – desta non poche perplessità il fatto che per effettuare le potature delle alberature stradali, allo stato, si devono prima smontate le luminarie, installate già nelle scorse settimane e che poi, dopo le operazioni di potatura, andranno rimontate. Un lavoro che comporta perdite di tempo e ulteriori oneri. L’installazione delle luminarie, peraltro con diversi filari legati ai tronchi degli alberi, andava autorizzata ed eseguita dopo le operazioni di potatura e non prima “.

 

                                “ Ma – continua Capodanno –  al centro delle principali critiche ci sono le modalità con le quali sta avvenendo la potatura, con interventi drastici e indiscriminati, sicché gli storici platani che adornano le strade del Vomero stanno lasciando la forma di un albero per assumere quella di scheletri inquietanti che, anziché abbellire il quartiere, lo rendono ancor più triste e lontano dalla natura. Più che ad una potatura si sta procedendo ad una capitozzatura con l’eliminazione totale delle chiome,  col risultato da rendere i platani più simili a pali o tralicci che non ad alberi, peraltro lasciando a terra una distesa di rami e foglie “.

“ Le operazioni di potatura  – puntualizza Capodanno – andrebbero condotte con tecniche più moderne per consentire  una potatura di qualità, come il tree climbing. Tecnica che consiste nell’arrampicarsi sulla pianta grazie a corde per poter lavorare e potare da una zona privilegiata, vale a dire dall’interno della chioma, e non dall’esterno come accade invece per le potature effettuate con piattaforme aeree, come quelle che si stanno utilizzando in queste giorni al Vomero “.

 

“ Con questa tecnica innovativa – prosegue Capodanno – la rimonda del secco e i tagli di selezione possono essere fatti con estrema precisione e in modo razionale. Invece  con le piattaforme aeree, per arrivare all’interno della chioma, si rende necessario effettuare tagli inutili. Senza considerare il fatto che un tree climber ha sicuramente maggiori conoscenze tecniche di un potatore su piattaforma  “.

 

                                “ Tra gli altri vantaggi del tree climbing – sottolinea Capodanno – vanno indicati: il minor ingombro di mezzi meccanici con conseguente minor impatto sul traffico veicolare, il poter operare con più tree climber contemporaneamente su una singola pianta o su piante adiacenti senza che questi interferiscano, come potrebbe invece accadere con più di una piattaforma aerea, il poter raggiungere la parte più alta  della chioma, qualunque sia l’altezza della pianta, vantaggio notevole nei casi nei quali i tagli da effettuare vengono determinati, quando si opera con carrelli aerei, in base all’altezza del braccio meccanico e non delle reali esigenze della pianta “.

 

                                Sulle questioni sollevate Capodanno chiede l’immediato intervento degli uffici comunali competenti per apportare le necessarie quanto opportune migliorie alle operazioni di potatura in corso al Vomero.

 

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