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L’attività sportiva fa sempre bene alla salute? Dipende! Basti pensare che la sindrome da “sovrallenamento” manifesta le stesse modificazioni, a livello ormonale e immunitario, della sindrome “metabolica” che caratterizza i soggetti più sedentari. E i grassi alimentari, oggi tanto criticati nell’opinione pubblica, sono davvero così nocivi? Questo libro ci offre ampi approfondimenti che, in termini semplici, chiariscono molti dubbi, ma soprattutto ci fanno comprendere in che modo i nostri comportamenti (sportivi, alimentari ecc.) influiscono sul dinamico ed essenziale rapporto tra calore corporeo, calore degli alimenti (le calorie) e calore sviluppato dall’attività motoria.

Camminare in un parco, nuotare in un mare tranquillo, pedalare lungo un viale alberato, oppure ritrovarsi con gli amici per una partita a calcetto. Una produzione costante di calore unisce tutte queste attività motorie. Ma lo sport ha un’anima? Ogni gestualità sportiva nasconde scenari di inaspettata bellezza: il calore di un abbraccio dopo il traguardo, dopo un gol o una meta, dopo tanta fatica vissuta e condivisa fin dentro ogni fibra dei propri muscoli. Il calore dell’anima può fecondare il calore fisico e stimolare le forze di salute, contro la paura e la freddezza interiore che scatenano effetti negativi fino a livello corporeo. Un altro fattore fondamentale che vale per tutti, dal sedentario più tenace allo sportivo più accanito, è un’alimentazione sana e consapevole che favorisca e armonizzi il connubio di calore e movimento: ecco perché alimentazione e movimento fisico sono i due pilastri della nostra salute.

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“Non bisogna banalizzare l’attività sportiva, come una specie di cosmesi anti-invecchiamento – spiega Enrico Mariani – Lo sport può invece essere una buona occasione per ritrovare un proprio equilibrio. È inutile o dannoso strafare, pretendere da se stessi quello che si faceva da adolescenti: non va perseguita la sola performance se non vogliamo che il corpo si ribelli”.

L’autore: Enrico Mariani, medico chirurgo specializzato in medicina dello sport e in scienza dell’alimentazione. Primario ospedaliero dal 1992 al 2010, è stato medico sociale di squadre di calcio professionistiche dal 1994 al 2009. È autore di pubblicazioni scientifiche inerenti a temi di alimentazione, salutogenesi e fisiologia sportiva su riviste di settore. Per Edilibri ha pubblicato, con Sergio Maria Francardo, La stagionalità degli alimenti. Nutrirsi con i cibi di stagione è la miglior medicina preventiva (2019).

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