Quirinale/La “inopportunità” di Renzi sulla Belloni la stessa che rimproverano a lui per i rapporti con taluni paesi arabi. Da lui moralistica e ingiustificata intolleranza».
ROMA – Per Vittorio Sgarbi il veto di Matteo Renzi sulla candidatura di Elisabetta Belloni è solo pretestuoso: «Non si accettano lezioni da Renzi, persona abile, politico certamente spregiudicato, di cui si conoscono i rapporti con alcuni paesi del mondo arabo, legittimi, ma per molti inopportuni. Ma nessuno per questo vorrebbe di certo limitare i suoi diritti costituzionali!
Non si capisce dunque perché Elisabetta Belloni, direttrice generale del “Dipartimento delle informazioni per la sicurezza” presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ruolo amministrativo e non militare, dovrebbe essere incandidabile alla presidenza della repubblica, quando svolge un’opera di coordinamento delle due agenzie di sicurezza, quella interna (AISI) e quella esterna (AISE)»
Aggiunge Sgarbi: «Dunque un alto dirigente del ministero degli esteri, in nome della moralistica e ingiustificata intolleranza di Renzi, non dovrebbe godere di quei diritti civili garantiti dall’articolo 84 della Costituzione, che recita, all’insaputa di Renzi ( e senza evocare inopportunità che chiunque potrebbe sollevare su lui stesso): «Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici. Secondo Renzi la Belloni dovrebbe invece “soffrire” dei diritti civili e politici ,e non essere votata perché lo dice lui ,proponendo ridicoli paragoni con paesi sudamericani ,di democrazia comunque molto più avanzata di quella dei paesi arabi che lui frequenta ed esalta. Non ci siamo«
