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PHOS Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive
in collaborazione con CRAF Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia

comunicano la

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proroga al 28 febbraio 2022

della mostra

Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi.
Poetare per immagini

con finissage giovedì 24 febbraio 2022 alle ore 19

PHOS – Via Giambattista Vico 1, Torino
Torino, 02 febbraio 2022; È stata prorogata al 28 febbraio 2022 la mostra che il Centro PHOS di Torino ha organizzato in collaborazione con l’archivio CRAF di Spilimbergo (PN), “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini”. Finissage giovedì 24 febbraio alle ore 19.00. Sui canali digitali del Centro Phos saranno presto disponibili le registrazioni delle quattro conferenze concernenti la relazione che la fotografia intrattiene con la letteratura, la teoria della conoscenza e la comunicazione.

Mario Giacomelli, “A Silvia”, 1964. Courtesy CRAF – Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, Spilimbergo.
Mario Giacomelli e la poesia: la mostra fotografica.
Mario Giacomelli si è ispirato di frequente a componimenti poetici. La serie presentata in occasione della mostra presso il Centro PHOS consiste di 34 fotografie vintage intese a rendere in immagine il canto “A Silvia” di Giacomo Leopardi. Tale serie fu ideata dal maestro nel 1964 su proposta del critico e fotografo Luigi Crocenzi nell’ambito di un programma di “traduzione” iconica di testi poetici. Per l’occasione Crocenzi aveva fornito un vero e proprio storyboard e Giacomelli si era impegnato a realizzare le relative fotografie. La sequenza, che aveva fini didattici, andò in onda il medesimo anno durante la trasmissione televisiva “Telescuola”, con accompagnamento della voce recitante di Giancarlo Sbragia.
L’interesse di Giacomelli per la poesia e per la sua trasposizione fotografica non si limitò però a quell’episodio, ma anzi proseguì durante tutto il suo percorso artistico; ne testimoniano le serie di immagini ispirate a componimenti di Eugenio Montale, Edgar Lee Masters, Emily Dickinson, Franco Costabile, Vincenzo Cardarelli, Mario Luzi, Sergio Corazzini e la collaborazione con Francesco Permunian.
In ogni caso, com’è noto, anche al di là della sua passione per la poesia, Giacomelli era interessato ad un approccio lirico e visionario alla fotografia, finalizzato a suscitare sentimenti ed emozioni più che a documentare fatti concreti.
Nel 1988 egli tornò ad ispirarsi alla poesia “A Silvia”, elaborando una seconda serie di immagini in cui adottò un metodo espositivo più dichiaratamente simbolico e metaforico, distante da qualunque tentativo di rendere in maniera diretta gli enunciati del componimento (vedasi l’approfondito studio di Marco Andreani, pubblicato in “Mario Giacomelli. Giacomo Leopardi, l’Infinito, A Silvia”, Silvana Editoriale, 2019).

Quest’ultima sequenza è documentata in mostra dalle pubblicazioni relative. Saranno inoltre visionabili le riproduzioni di alcune lettere dell’epistolario intercorso tra Giacomelli e Crocenzi, e tra quest’ultimo e il Conte Pierfrancesco Leopardi (il materiale fotografico ed epistolare proviene dal Fondo Crocenzi dell’Archivio CRAF di Spilimbergo).

Mario Giacomelli, “A Silvia”, 1964. Courtesy CRAF – Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia, Spilimbergo.
La serie di conferenze: approfondimenti sul percorso artistico di Mario Giacomelli e spunti di applicazione al contemporaneo.
A partire dal doppio registro narrativo, adottato da Giacomelli in relazione al componimento “A Silvia” a distanza di circa vent’anni, sono state individuate altre polarità e coppie dialettiche e proposto un approfondimento, ideato e curato da Elisabetta Buffa, svolto nel corso di cinque conferenze presto disponibili sui canali digitali del Centro Phos. Durante le conferenze si è indagata la relazione che la fotografia intrattiene con la letteratura, la teoria della conoscenza e la comunicazione mediatica.
L’iniziativa ha inteso coinvolgere sia gli specialisti che il grande pubblico, nella convinzione che la fotografia possa rivelarsi un medium ideale per affrontare quel fenomeno complesso che è la cultura, fotografica e non.
Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000)
Uno dei maggiori maestri della fotografia italiana. Nato da una famiglia di origini contadine, buona parte della sua opera è connessa all’amore per la natura e per la sua terra, le Marche.
Il periodo storico e le vicissitudini familiari lo costrinsero ad abbandonare gli studi, ma dopo essersi dotato di una professione come tipografo, l’incontro con alcune figure cruciali della cultura fotografica italiana – come Giuseppe Cavalli, Paolo Monti e Luigi Crocenzi – gli permisero di completare la sua formazione culturale e di approdare ad uno stile estremamente originale.
Famosissime le fotografie scattate nell’ospizio di Senigallia (Verrà la morte e avrà i tuoi occhi), nel paese abruzzese di Scanno (Scanno), all’interno del seminario vescovile di Senigallia (Io non ho mani che mi accarezzino il volto).
Accanto al costante interesse per il paesaggio, a partire dagli anni ’60 Giacomelli intensificò quello per la poesia. Ne testimoniano le serie ispirate a componimenti di Giacomo Leopardi, Eugenio Montale, Edgar Lee Masters, Emily Dickinson, Franco Costabile, Vincenzo Cardarelli, Mario Luzi, Sergio Corazzini e la collaborazione con Francesco Permunian.
Nell’ultimo periodo della sua attività l’approccio al racconto per immagini si fece sempre più onirico e metaforico. Le sequenze degli anni ’90 sono una sorta di “teatro dell’anima” in cui emergono istanze e urgenze legate al paradosso esistenziale e alla meditazione sul suo possibile significato.

Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive PHOS
PHOS è un centro culturale polifunzionale in cui confluiscono molteplici attività incentrate sullo studio, la promozione e la produzione della fotografia e delle arti visive. Fondato nel 2011 da un collettivo di artisti, fotografi e professionisti legati al mondo della fotografia Fine Art, ha come finalità quella di costituire un punto d’incontro per chiunque si interessi al mondo dell’immagine.
Il Centro offre supporto alla realizzazione e valorizzazione di progetti fotografici, iniziative editoriali (tirature in edizione limitata e libri d’artista) e mostre, con particolare attenzione al lavoro di giovani autori. Propone inoltre percorsi di riflessione e mostre di grandi maestri della fotografia, sia internazionali che italiani, come avvenuto negli anni passati per Luigi Ghirri e Mario Cresci. Il Centro opera poi per l’istituzione di concorsi, l’organizzazione di residenze per artisti provenienti dall’Italia e dall’estero e per l’attivazione di collaborazioni e scambi con istituzioni analoghe.
La sede di PHOS può essere messa a disposizione di Enti, Galleristi e Curatori per la presentazione di iniziative e progetti condivisi.

Scheda Evento:
Titolo: “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini.” Un’indagine sulla relazione tra fotografia, letteratura, filosofia, comunicazione
Sede: PHOS, Via Giambattista Vico 1 – 10128 Torino.
Organizzatori: PHOS in collaborazione con CRAF.
Date: dal 15 novembre 2021 al 28 febbraio 2022
Orari visite: Da lunedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19.30 o su appuntamento.
Date Eventi passati, disponibili sui canali digitali:
15 novembre 2021 h. 18.30 Presentazione dell’iniziativa. Interventi di Alvise Rampini, direttore dell’Archivio CRAF di Spilibergo ed Elisabetta Buffa, presidente di Phos. h. 19.30 Inaugurazione della mostra.
22 novembre 2021 h. 18.30 Conferenza: Giacomo Leopardi: un poeta tra razionalità e sentimento. Dualità inconciliabili o desiderio di una diversa possibile convergenza? Relatori: Chiara Fenoglio (Università di Torino), Fulvio Vallana (Università di Torino).
13 dicembre 2021 h. 19.00 Conferenza: Giacomelli e gli anni della TV culturale. Storia e semiologia della televisione sullo sfondo dei nuovi media. Relatori: Antonio Sant’Angelo (Università di Torino), Susanna Egri (Fondazione Egri per la Danza).
10 gennaio 2022 h. 19.00 Conferenza: Romanzi di figure: letteratura e fotografia. Una riflessione sulle forme della narrazione fototestuale in cui il verbale incrocia il visivo. Relatore: Luigi Marfè (Università di Padova).
24 gennaio 2022 h. 19.00 Conferenza: Che cosa conosciamo attraverso le immagini? Quale idea di verità è possibile attribuire alla fotografia e in genere alle forme di espressione iconica contemporanee? Relatori: Guido Brivio (Università di Torino), Federico Vercellone (Università di Torino).

 

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