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EUGENIO FISCHETTI SULLE TRACCE DEL PRODIGIOSO GESU’ BAMBINO DI MASSAFRA

“Trasudazione e scorrimento di sangue del Gesù Bambino di Massafra” è il titolo del nuovo libro di Eugenio Fischetti, edito in Massafra lo scorso gennaio 2022 dei tipi della Tipografia B. M. s.n.c. di Sergio Bax e Angelo Mastrangelo.                                        Già in copertina la “vera effigie prodigiosa del Bambino Gesù venerato in Massafra” predispone a un sentimento che il rumore del nostro tempo sta mettendo da parte.                                                                                                      Un corposo volume, 488 pagine, divise in otto capitoli che percorrono l’iter dei prodigi del Bambinello, seguiti dagli interventi di verifica di ecclesiastici aventi diverso titolo, dal placet, anche da parte di Ferdinando II, ad erigere un tempio come sede definitiva del prodigioso Gesù Bambino.                                                                  Alla costruzione della chiesa contribuirono i massafresi di ogni ceto sociale, non solo i notabili della Città.                                                                                                                                Eugenio Fischetti, diploma al Liceo Classico “Tito Livio” di Martina Franca e dottorato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsina di Roma, è attualmente Parroco della Chiesa Maria SS. Del Carmine e Rettore della Chiesa Santi Medici Cosma e Damiano, entrambe in Massafra. Ha al suo attivo diversi libri (il primo, “L’Uomo immagine di Dio”, risale al 1994) che potremmo definire di puntualizzazione della dottrina cristiana, di ricerca di documenti relativi alla storia di eventi religiosi, di ricerca storica del patrimonio religioso della Città.                                                                   Massafra, a breve distanza da Taranto, sorta in un contesto rupestre della cui civiltà si sono interessati diversi studiosi massafresi, ha, tra l’altro, il privilegio di avere una delle cinque chiese in Europa dedicate a Gesù Bambino.                                                                                                       Eretta per volere della nobildonna di Conversano Isabella Accolti Gil (l’origine del casato Accolti di Arezzo risale al Duecento) e del coniuge massafrese don Francesco Broja, la chiesa accoglie dal 1858 il prodigioso Bambinello che, deposto il 24 dicembre 1846 nel presepio della famiglia Broja, sudò. Successivamente ebbe movimenti di occhi e braccia, tracce di sangue sul petto, il tutto con miracoli di guarigione, tra cui quella da emorragia dello stesso Francesco Broja.                                                                                                                           Nulla di tutto ciò è da considerarsi soltanto semplice narrazione tramandata di generazione in generazione, dato che ogni evento venne posto all’attenzione delle Istituzioni ecclesiastiche, le quali si mostrarono scrupolose nel verificare, nel lasciare documentazione particolareggiata di quanto si era verificato e continuava a verificarsi.                                                                                                                  E Massafra ha anche il vanto di aver dato i natali a Eugenio Fischetti, un appassionato documentarista, termine che usiamo non nell’accezione comune ma come colui che è attento ordinatore e classificatore dei documenti relativi alla sua ricerca, con molta pazienza rintracciati in raccolte pubbliche e private, come rileviamo dalla bibliografia presente nel libro.                                                                                                                               Così i documenti, proprio in virtù della passione, dell’impegno certosino di don Eugenio, che ogni manoscritto esamina e riporta anche nell’agile versione digitale, si fanno vita, tornano a proporsi a quanti amano il frutto della ricerca, ai cittadini massafresi del XXI secolo, distratti anch’essi da denaro e beni, dalla corsa alle ricchezze. Sono nel “Teeteto” di Platone chremata, e in questo tempo maggiormente incatenano divenendo solo essi misura degli esseri umani. I quali poi continuano ad essere sofferenti (chremata non erano e non sono la soluzione) perché il cammino è incerto e affannoso senza quell’anelito dello spirito che degli esseri umani è proprio.             Ancor più incerto è divenuto il cammino negli ultimi anni a causa della pandemia, spada di Damocle tuttora presente, nonostante l’approdo scientifico ai vaccini.                                                                                                                      Don Eugenio nella Introduzione al libro ribadisce: “Dobbiamo essere tutti consapevoli di questa grazia e dono che ha visitato la nostra bella e antica Massafra: sta a noi, proprio a noi non renderla vana. Si tratta di perseverare ed essere aperti al soffio dello Spirito che guida nel discernimento e conduce alla meta, si tratta in altri termini di mettere Gesù Bambino al centro del mondo e della storia”.                                         Si tratta di non mettere a mal frutto l’intelletto, di avere l’umiltà di credere nell’esistenza di Colui che sempre è, di non farsi scettici per divenire poi creduli del nulla.                                                                                                                                E il Prefatore, P. Luigi Orlando, Professore Ordinario di Esegesi biblica alla Facoltà Teologica Pugliese “Santa Fara” rende “omaggio a Don Eugenio che ha acquisito competenze archivistiche, bibliotecarie e museali”, del quale “enorme è il merito… abilmente e con raffinatezza spirituale è risalito alle origini storiche fino al prodigio miracoloso del Bambino Gesù”.                                                                                      Aggiungiamo che il nuovo libro di Eugenio Fischetti, oltre a porre in rilievo il dono del Prodigioso Gesù Bambino della nobildonna Isabella Accolti Gil, può a quanti vogliano approfondire, alle nuove e future generazioni, essere, come le precedenti pubblicazioni, di supporto per studi sul patrimonio non solo religioso, anche artistico, socio-economico e culturale della Città di Massafra.

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Antonietta Benagiano

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