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I tool gentili per un’azienda più efficiente‍

Approccio metodologico, ma anche valoriale è il mantra ch ‍e sviluppa il nuovo LIBRO “Nudge solutions program, cambiamento gentile e strumenti per una leadership aperta” di Paolo Bruttini e Massimo Lugli. Gli strumenti sviluppati sono utili a gestire l’azienda in chiave Nudge: aiutare le persone a esprimere il meglio di sé, riducendo gli sforzi e i conflitti.
Attraverso i Nudge Tool spiegati nel volume, gli autori espongono un metodo in grado di aiutare chi lavora a litigare meno a collaborare di più. A prendere in mano le situazioni, assumendosi la responsabilità di essere chiari e affrontare le conseguenze dei propri errori.  A valorizzare ciò che si ha più che lamentarsi di ciò che manca. Infine, a vedere in trasparenza i propri schemi mentali, punto di partenza fondamentale per condividere i punti di vista, le idee e, talvolta, i sogni.
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Bologna, 7 febbraio 2022. Oggi si ritiene che, per un’azienda, sia sempre più importante concentrarsi non solo sul cosa e come fare le cose ma anche il perché lo si fa. L’esigenza di fare, applicare, implementare, passare velocemente all’azione, non può in ogni caso essere disgiunto dal perché è importante. Ciò che facciamo e come lo facciamo ha senso? Perché stiamo lavorando così? Ecco che questo testo presenta una serie di strumenti che rispondono alle domande di “come e cosa fare” ma mette al centro la dimensione del perché, della visione verso cui si vuole tendere.

Questo è stato il punto di partenza degli autori del libro, appena uscito: Nudge solutions program, Cambiamento gentile e strumenti per una leadership aperta di Paolo Bruttini e Massimo Lugli di Forma del Tempo (www.formadeltempo.com/) (FDT), società pioniera negli studi sull’impresa e formazione manageriale.

 

Il cambiamento gentile

Il libro edito da Guerini Next sviluppa concetti chiave di un approccio all’organizzazione che ribalta le prospettive tradizionali, e la realtà aziendale descritta ne dimostra ampiamente la fattibilità. Il libro attraverso una serie di strumenti pratici vuole dare gambe e cuore a chi ha voglia di innovare le organizzazioni. Il tutto sviluppato in chiave Nudge, la cosiddetta “spinta gentile” di cui parla il premio Nobel 2017 Richard H. Thaler, che applicata a questo specifico ambito, assume la forma di architetture relazionali per aiutare le persone a dare il meglio di sé, riducendo gli sforzi e i conflitti, agendo in modo semplice. Nudge è semplicità!

 

Ridurre la complessità di un’azienda per avere risultati migliori

Ridurre gli sforzi e i conflitti in un’organizzazione significa semplificare la complessità fatta di ecosistemi di persone, culture, linguaggi, approcci, metodologie, sedi, prodotti, servizi, mercati, tecnologie, clienti, fornitori etc., tutti interconnessi e operanti in contesti competitivi sempre più esposti alla globalizzazione e alla digitalizzazione, con tassi di cambiamento sempre più elevati. La complessità va semplificata per favorire l’obiettivo principale di business nell’azienda e gli strumenti a disposizione in questo manuale sono coerenti con la sempre più diffusa necessità di un approccio gestionale che gli autori definiscono Open.

“Si tratta di un approccio basato sulla diffusione della leadership più che sugli organigrammi e i ruoli, – racconta uno degli autori Massimo Lugli - sul coinvolgimento delle persone attraverso la creazione di un clima collaborativo e la diffusione delle responsabilità verso i risultati. Non è più sostenibile una condizione in cui i Capi si pongano o siano vissuti come gli unici depositari di tutte le risposte. Abbiamo bisogno di capi più gentili, che usino e insegnino a usare nuovi strumenti. Strumenti semplici che aiutino a stare sugli obiettivi e adattarsi velocemente.”

 

Un approccio collaudato sull’esperienza e la ricerca

“I Nudge tool che proponiamo sono noti in altri ambiti, ma il nostro sforzo è stato quello di contestualizzarli ai temi organizzativi specifici – dichiara Paolo Bruttini –  come la risoluzione dei conflitti in un team, oppure migliorare il servizio al cliente o ancora, come lavorare per obiettivi in un contesto ibrido come lo smart working.
La sperimentazione sul campo degli ultimi anni ci ha permesso di verificare che gli strumenti sono solo l’occasione di confronto tra persone e ruoli organizzativi ma guidano in modo efficace verso la produzione di valore. Inoltre, l’approccio di cui parliamo non è solo metodologico ma anche valoriale, poiché la gentilezza, la semplicità, l’apertura sono valori del tempo che viene“.

 

 

Risorse

Il manifesto dell’open leadership
il progetto Open Mood con SFC e CS per Fondirigenti

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