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Le preghiere vane per il bambino Ryan
“Le preghiere per Ryan risuonano ogni giorno nelle 60 mila moschee del Marocco”. Così riferisce un giornale. Ryan è un bambino di cinque anni caduto in un pozzo. Morto dopo cinque giorni di sofferenza. Credo che le preghiere si levassero verso il cielo da tante parti del mondo, chiese comprese. La stessa cosa avvenne per Alfredino, il bambino di sei anni caduto in un pozzo a Vermicino nel giugno del 1981. Tutto il mondo anche allora pregò invano.
Quando sento queste notizie non posso fare a meno di pensare a tutti quei cristiani, uomini della Chiesa compresi, che credono ai miracoli. Non si pongono domande davanti a queste tragedie. Non si chiedono perché proprio in queste occasioni Dio sia distratto, assente, così come assenti, distratti sono gli angeli custodi dei bambini. Si badi, io penso che sia giusto così. E’ assurdo pensare ad un Dio che interviene nelle vicende umane. Così, com’è assurdo pensare che Dio per intervenire abbia bisogno d’essere pregato. Però, questi fatti dovrebbero essere la chiara dimostrazione che i miracoli non esistono.
Renato Pierri

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