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NUCLEARE ALLE PORTE A CAUSA DI UN TIRANNO ASSASSINO

 

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“Tanto tuonò che piovve”, frase attribuita anche a Socrate per dire che, a seguito dei vari segnali premonitori da parte di un pazzo che tale non è, ma semplicemente un assassino a tutti gli effetti tenendo conto che nel XXI secolo, pareva che il sostantivo “guerra” potesse considerarsi bandito persino dai dizionari.

Oggi non c’è da meravigliarsi se Putin, la cui rabbia per lo scarso successo ottenuto finora quanto a tempistica deve aver raggiunto il top, decidesse – come del resto ha già anticipato – di usare testate nucleari mirate che, almeno a quanto dicono i suoi “accoliti”, dovrebbero interessare più aree di distruzione, ciascuna solo di circa cinquecento metri quanto ad estensione.

Non c’è da credere a quest’ultima asserzione in quanto, conoscendo l’uomo, egli potrebbe spingersi anche oltre in base all’assunto “perso per perso”, tanto vale usare l’ultima carta.

Chi ha reazioni immediate suggerirebbe di fronteggiare allo stesso modo dell’aggressore questa situazione con conseguenze inedite per entrambe le controparti in guerra, per cui sarebbe consigliabile da parte di coloro che hanno la testa ancora attaccata al collo di mantenere, per quanto possibile, le acque ferme ad evitare una carneficina senza precedenti.

Di certo, Putin non si fermerà stante la sua forma mentis assassina per cui alla Nato, USA, Europa ed altri associati converrà temporeggiare per quel periodo riconducibile agli effetti delle sanzioni in atto che, in aggiunta anche alla volontà degli stessi russi ormai alla fame, potrebbe dare un qualche esito positivo.

Sicuramente però bisognerà stare attenti anticipando il discorso atomico che, ovviamente, sortirebbe delle conseguenze dai risvolti imponderabili anche perché tutto ciò, fino ad ora, non è mai stato sperimentato (Chernobyl ha insegnato qualcosa con riferimento al nucleare!?).

Non si tratterà di una passeggiata e, in questo caso, secondo chi scrive, l’arma più efficace sarebbe quella di una reazione forte da parte delle Nazioni aggredite, ma anche e soprattutto da parte degli stessi russi che oggi sono privi di cibo, di soldi, di medicine e di cure mediche, realtà tutte che in aggiunta alle sanzioni, potrebbero sortire qualche timido ma positivo effetto.

Per quanto ovvio a dirsi, anche in questo contesto, il costo in termini di vite umane sarà molto elevato, ma alla luce dei fatti, altra via non sembra percorribile a meno che, anche la Cina decida di sganciarsi dalla forma mentis del dittatore in questione, e ciò ad evitare che, i rapporti commerciali che essa intrattiene con il mondo intero, vengano compromessi.

Non resta pertanto che mantenere le bocce ferme e, semmai giocarle, sperando che non sia troppo tardi, nel caso che il predetto assassino dovesse mettere in atto un progetto di guerra nucleare.

L’attenzione deve essere massima, pena la distruzione totale.

Arnaldo De Porti

Feltre-Belluno

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