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Nell’incontro ai membri dell’  I MEMBRI DELL’ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO
“HO AVUTO SETE” avvenuta nella 
Sala Clementina il   21 marzo 2022 , Papa Francesco , ha detto  Perché, allora, farci la guerra per conflitti che dovremmo risolvere parlandoci da uomini? Perché non unire piuttosto le nostre forze e le nostre risorse per combattere insieme le vere battaglie di civiltà: la lotta contro la fame e contro la sete; la lotta contro le malattie e le epidemie; la lotta contro la povertà e le schiavitù di oggi. Perché? Certe scelte non sono neutrali: destinare gran parte della spesa alle armi, vuol dire toglierla ad altro, che significa continuare a toglierla ancora una volta a chi manca del necessario. E questo è uno scandalo: le spese per le armi. Quanto si spende per le armi, terribile! Non so quale percentuale del Pil, non lo so, non mi viene la cifra esatta, ma un’alta percentuale. E si spende nelle armi per fare le guerre, non solo questa, che è gravissima, che stiamo vivendo adesso, e noi la sentiamo di più perché è più vicina, ma in Africa, in Medio Oriente, in Asia, le guerre, continue. Questo è grave. Bisogna creare la coscienza che continuare a spendere in armi sporca l’anima, sporca il cuore, sporca l’umanità. A che serve impegnarci tutti insieme, solennemente, a livello internazionale, nelle campagne contro la povertà, contro la fame, contro il degrado del pianeta, se poi ricadiamo nel vecchio vizio della guerra, nella vecchia strategia della potenza degli armamenti, che riporta tutto e tutti all’indietro? Sempre una guerra ti riporta all’indietro, sempre. Camminiamo indietro. Si dovrà ricominciare un’altra volta.”

Non è la prima volta che il Santo Padre denuncia lo scandalo del mercato delle armi. Uno scandalo ancora più attuale visto che non solo l’Europa, nata su un fondamento pacifista, si sta riarmando . Ma anche l’Italia vittima della isteria militare , aumenterà la propria spesa militare .

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Il Parlamento italiano  ha deciso di portare al 2 per cento del Pil la spesa militare in Italia. Vale a dire circa 38 miliardi di euro all’anno, quasi il doppio dei 21,4 miliardi di euro che abbiamo speso nel 2019, prima della Covid .

Vi è anche un fatto morale come può un cattolico impegnato in politica sostenere il riarmo e l’aumento della spesa militare? Entrambe le cose sono da sempre (come la guerra) condannate dal magistero della Chiesa .

Un cattolico , soprattutto se impegnato in politica , dovrebbe impedire questo scandola che grida davanti ai bisogni della gente comune. Anziani, famiglie , giovani che chiedono il giusto per sorpavvivere si vedono sopravanzati dalle logiche della guerra . Riarmarsi pone un’altro problema . Ovvero cosa servono le armi? Se non sarà la guerra russo/ucraina vuole dire che si sta già pensando ad altre guerre , fino ovviamente al completamento di quella “terza guerra mondiale ” combattuta a pezzi.

I cattolici devono seguire il Santo Padre e opporsi, con gli strumenti legali all’aumento delle spese militari . La Chiesa dovrebbe veramente studiare la possibilità della scomunica per quei cattolici che con le loro decisioni contribuiscono all’aumento delle spese militari o che trascinano i loro popoli in guerra

Marco Baratto

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