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ANNIVERSARIO DI UN GRANDE SALVATAGGIO: LA LIBERAZIONE DELLA MANDRIA DEL CUORE.

“Quando l’amore vince su tutto!”

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A un anno esatto dalla loro liberazione, ricordiamo la storia della “mandria del cuore” di Cassano d’Adda, la storia di liberazione di una mandria di oltre 40 animali tra mucche, tori e vitellini, salvati dal macello dopo una lunga battaglia.

Questa storia straordinaria è soprattutto una storia che parla di amore, l’amore di Stefany Caiafa dell’associazione Meta Milano, che si affezionò tantissimo a queste creature e lottò con tutta l’anima per salvarle. La “mandria del cuore”, così chiamata da Stefany per la loro particolarità di avere un cuore sulla fronte, era stata sequestrata a un allevatore nel 2019 per maltrattamento e affidata all’allora sindaco Roberto Maviglia che, non potendola più mantenere, l’aveva poi messa all’asta.

Le aste andarono deserte, e quando un allevatore si fece avanti per acquistarle, Stefany di Meta si dichiarò pronta a incatenarsi e a voler smuovere il mondo insieme all’associazione Vitadacani. Alla fine l’amore vinse su tutto, e nel 2021 l’intera mandria fu ceduta gratuitamente alle associazioni Meta Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, Vitadacani della Rete dei Santuari di Animali Liberi e UTI Unione tutela individui. Dopo quasi due anni dal sequestro penale per maltrattamento e abbandono di animali, il 16 aprile le  mucche di Cassano d’Adda salirono sui camion che le portarono verso la salvezza, in rifugi dove trascorreranno tutta la loro vita libere dallo sfruttamento e dalla morte. La storia di questo grande salvataggio è la dimostrazione che l’amore può vincere su tutto e il video dell’arrivo delle mucche libere nel loro primo prato, pubblicato su facebook nella pagina “La Mandria del Cuore”, ha fatto il giro del web diventando virale.

“Avevo tanta paura di non farcela, ma non mi sono mai arresa – racconta Stefany – andavo da loro ogni giorno a vedere come stavano, ormai mi riconoscevano. Li guardavo con la disperazione nel cuore, sapendo che se non fossi riuscita a salvarli sarebbero morti uccisi in un mattatoio.”

È stata una battaglia dura e sembrava impossibile, ma è terminata con uno straordinario lieto fine. Le mucche salvate dal macello hanno trovato tutte adozione e sistemazione sicura, tra gli adottanti anche Sonia Lupano di AgriBizzarra, un rifugio per animali sulle colline del Monferrato, dove inizialmente hanno trovato casa la mucca Clarissa con il toro Minions, e poi sono arrivati anche la mucca Atena con il figlio Libero.

APS AgriBizzarra Onlus  è un’associazione no profit i cui  scopi statutari sono l’aiuto e il benessere psicofisico di persone e animali. Nel suo Rifugio vivono, in libertà, animali provenienti da allevamenti, a fine carriera sportiva/riproduttiva oppure salvati da maltrattamenti o a rischio abbandono e macello. Il Rifugio Agribizzarra è un luogo in cui una seconda possibilità di vita per gli animali è realtà, e dove tante seconde possibilità hanno creato un centro di “educazione alla natura e agli animali”, un luogo di incontri “magici”.

Qui ogni interazione con gli animali è un’occasione unica per scoprire che sono individui con personalità singolari, esseri senzienti che provano emozioni e quindi, realizzare che di fronte a noi abbiamo qualcuno e non qualcosa. Incoraggiare la comprensione degli animali “da reddito”, non solo quella degli animali cosiddetti “da affezione”, e mostrare i benefici di una vita cruelty-free, è uno degli scopi che si prefigge l’associazione.

“Al Rifugio vivo, interagisco, comunico con cani, cavalli, pony, asine, mucche, tori e una maialina e facilito la comunicazione tra loro e gli esseri umani. Vedere animali arrivare con l’anima accartocciata e aiutarli a tornare liberi sia fisicamente ma soprattutto mentalmente, è una delle più grandi forme di amore incondizionato, che vorrei che tutti potessero vivere”, racconta Sonia. Amore incondizionato è anche il titolo del libro scritto da Sonia Lupano, una raccolta di racconti che narrano la storia vera degli animali che vivono ad AgriBizzarra, la storia reale di animali che ora possono vivere liberi grazie alla loro “seconda possibilità”. Tutti hanno diritto a una chance, a un’altra possibilità, e non solo gli animali. La stessa umanità, che sfruttando e uccidendo gli animali ha decisamente fallito, ha bisogno di una seconda possibilità, per fermare il massacro e restituire dignità, vita e libertà a tutte le creature.

“Vorrei vedere sempre più persone credere nelle seconde possibilità e scoprire il significato profondo di libertà grazie ad un’interazione con gli animali liberi” – continua Sonia –

“Ho realizzato un sogno e ora vi ci voglio portare.”

Per continuare a fare ciò è necessario il supporto di chiunque creda nel progetto, soprattutto in un periodo così difficile per tantissimi rifugi.

Gli animali sono tanti, la loro gestione è impegnativa e costosa, e ogni singola forma di aiuto è preziosa e permette ad ogni individuo, ospite del Rifugio, di vivere libero, curato ed amato.

 

Come sostenere il Rifugio:

– Facendo una donazione sul c/c

APS AGRIBIZZARRA ONLUS,

IBAN: IT89I0608547520000000026400

-Adottando a distanza uno degli ospiti del Rifugio scrivendo a: agribizzarra@gmail.com

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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