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Si profilano importanti novità per la piccola “Chiesa alla Foresta”, legata alla masseria omonima e simile, nelle forme raffinate, alla cappellina del cd. Demanio di Calvi ma situata all’ingresso nord del Real Sito di Carditello e dal 2011 vincolata anch’essa: si prevede di restaurarla e così salvarla dal degrado, purtroppo avanzatissimo, in cui versa. La Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Caserta e Benevento vi ha condotto un sopralluogo, il 21 marzo scorso, con i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e la Fondazione Real Sito di Carditello, dietro mia sollecitazione, scaturita dall’istanza di un cittadino. A distanza di un mese, venerdì 22 aprile mi ha comunicato che nel progetto definitivo dell’intervento finanziato dal PON 2014-2020 per il casino di caccia borbonico noto come Reggia di Carditello sono previsti, appunto, anche il recupero e il restauro del piccolo tempio “alla Foresta”, che nella prima metà dell’Ottocento ancora conservava un’effigie della Madonna Addolorata. Una volta approvato il progetto esecutivo, i lavori potranno essere appaltati ma, nelle more, la Fondazione (costituita nel 2016 da MiBACT, Regione Campania e Comune di San Tammaro) è stata sollecitata dall’Ufficio di tutela territoriale del Ministero della cultura ad adottare “misure cautelative per la messa in sicurezza dell’immobile”. L’auspicio è che si faccia presto, il più in fretta possibile, per non perdere definitivamente questo piccolo gioiello che è parte irrinunciabile della storia architettonica e religiosa del territorio.

 

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Margherita Corrado (Senato, Gruppo Misto – Commissione Cultura)

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