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Napoli: un trasporto pubblico che fa acqua da tutte le parti

Al Vomero continua l’odissea delle scale im…mobili

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         Dopo le vicende del giorno di Pasquetta quando il trasporto pubblico si è fermato alle 13:00 appiedando per tutta la serata i napoletani ma anche i tanti turisti presenti nel capoluogo partenopeo e le tante disfunzioni che si registrano un giorno sì e l’altro pure, con particolare riferimento ai mezzi su ferro, monta la polemica per un trasporto pubblico che fa acqua da tutte le parti, con treni  del metro e funicolari che, tra l’altro, si fermano alle dieci di sera ogni giorno della settimana, festivi e prefestivi inclusi.

 

            ” Stamani – esordisce Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari già presidente della Circoscrizione Vomero, che da circa  quarant’anni si occupa delle vicissitudini che caratterizzano il malfunzionamento delle tre funicolari e della metropolitana collinare oltre che del sistema intermodale di collegamento tra funicolari e metrò, per  non farci mancare il disservizio quotidiano è rimasta ferma la scala mobile di via Cimarosa che collega piazza Fuga, dove si trova la stazione superiore della funicolare Centrale, che ogni giorno trasporta mediamente circa 30mila passeggeri, con l’area di San Martino, meta di tanti turisti che arrivano sulla collina per ammirare il panorama di Napoli ma anche per visitare le bellezze artistiche e ambientali presenti nella suddetta area, tra le quali la Certosa e il Museo di San Martino e Castel Sant’Elmo “.

 

            ” Purtroppo – sottolinea Capodanno – nella lunga telenovela che, da quasi vent’anni a questa parte, caratterizza il funzionamento, o meglio il malfunzionamento, delle scale mobili del quartiere partenopeo del Vomero, costituite oltre che dalla rampe di via Cimarosa anche da quelle che collegano via Scarlatti con via Morghen, questa non è che l’ennesima puntata. Una storia che, nel tempo, ha assunto contorni che hanno dell’incredibile e che lasciano perplessi e sbigottiti quanti si sono imbattuti nei tanti disservizi”. 

 

            ” Anche in occasione del fermo odierno – puntualizza Capodanno – si sono rinnovate, ancora una volta, le veementi proteste e la rabbia delle persone che devono raggiungere la parte alta del Vomero, tra le quali anche tanti anziani e massaie, sovente con pesanti borse della spesa o con problemi di deambulazione che, con l’impianto fermo, hanno dovuto affrontare, in uno ai turisti, in una calda mattinata, le non agevoli scale di piperno “.

           

            “ Per giunta – stigmatizza Capodanno -, anche nell’odierna circostanza, non si riesce a sapere a cosa sia dovuto il fermo  e neppure la sua durata, dal momento che non vi è alcun cartello o avviso, nei pressi dell’impianto chiuso, che riporti informazioni al riguardo. Oramai la storia travagliata di quelle che sono state ribattezzate, con amara ironia, le “scale im…mobili”, rischia di diventare una sorta di barzelletta. Eppure stiamo parlando di un sistema intermodale di collegamento, tra la stazione del metrò collinare di piazza Vanvitelli  e le stazioni superiori delle funicolari presenti al Vomero, costituito da tre rampe di scale mobili, che, quando entrò in funzione, nell’anno 2002, dopo due anni occorsi per la sua realizzazione, fu presentato come un fiore all’occhiello dall’amministrazione comunale dell’epoca. Ma purtroppo negli oramai vent’anni di vita il sistema è stato afflitto da numerosi quanto incomprensibili problemi di funzionamento, con tantissimi fermi, anche di lunga durata “.

 

            Alla luce di questo ennesimo stop, lo stesso Capodanno, oltre a sollecitare il ripristino funzionale, in tempi rapidi, delle scale mobili attualmente ferme, auspica, ancora una volta, che vengono promosse, da parte degli uffici competenti, tutte le opportune e necessarie indagini, per fare finalmente luce sui motivi di questi continui malfunzionamenti che privano i cittadini, all’improvviso, sovente anche per lunghi periodi, di un importante quanto fondamentale sistema di trasporto pubblico, senza peraltro che venga data adeguata e tempestiva informazione al riguardo.

 

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