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Napoli. Sabato 28 maggio 2022, Si sono svolte nella storica sede di Napolitano, Piazza Carità 6, le preselezioni per il concorso pianistico biennale per giovani talenti, dedicato a ragazzi e ragazze fino ai sedici anni organizzato da Steinway & Sons.

 

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Sabato 28 maggio 2022, Si sono svolte nella storica sede di Napolitano pianoforti, Piazza Carità 6, le preselezioni per il concorso pianistico biennale per giovani talenti, dedicato a ragazzi e ragazze fino ai sedici anni organizzato da Steinway & Sons grazie al quale la prestigiosa casa produttrice di pianoforti permette di evidenziare e promuovere giovani talenti in tutta Europa.

Quale era il sogno dei giovani artisti, dei loro insegnanti e di quanti li amano e li seguono in questa coraggiosa e meravigliosa avventura? I primi classificati di ogni gruppo di età/categoria delle preselezioni potranno partecipare alla Finale italiana che avrà luogo a Verona, Teatro Ristori, in data 26 marzo 2023. In seguito Il/la vincitore/vincitrice della Finale, rappresenterà l’Italia al Festival Internazionale Steinway “Young Talents in Concert” ad Amburgo, in settembre 2023, con un concerto alla famosa Laeinszhalle, (precedentemente Musikhalle Hamburg), una sala da concerto nella Neustadt di Amburgo, in Germania, e sede dell’Hamburger Symphoniker e dei Philharmoniker Hamburg.

Occorre dire che i giovani artisti (uno tra questi, Mauro D’Aiuto, di soli sei anni d’età), hanno dovuto presentare, per essere ammessi, un video amatoriale con i due brani scelti dal candidato, entro venti giorni prima della data di preselezione, attraverso il quale poteva essere compiuta una scelta di ammissione. Quindi, già l’avere partecipato costituisce un segno distintivo.

La giuria, formata dai Maestri: Orazio Maione (Presidente) Antonello Cannavale Enrico Fagnoni, richiedeva brani del periodo barocco, classico, romantico e del 20° secolo, in ogni caso composizioni precedenti al 1940.

Ecco i premiati:

GRUPPO B:

1° Premio: Francesco Marra

2° Premio: Valerio De Chiara

3° Premio ex aequo: Liam Nicholas Bianco – Luca Di Fiore

GRUPPO C:

1° Premio: Alessandro Costagliola

2° Premio: Chloé Vanessa Sganga Fiamingo

3° Premio ex aequo: Valeria Arenella – Ignazio Errico

GRUPPO D:

1° Premio: Gianantonio Frisone

2° Premio: Christian De Nicolais

3° Premio ex aequo: William Hull – Luigi Pane – Vittoria Russo

PARTECIPANTI NON PREMIATI:

GRUPPO A (fino a 7 anni): D’Aiuto Mauro;

GRUPPO B (da 8 a 10 anni): D’Aiuto Giuseppe, Iannotta Daisy, Ottoveggio Angela;

GRUPPO C (da 11 a 13 anni): Esposito Anita, Freda Andrea, Friano Francesco Giuseppe, Genovese Luca, Licciardi Giovanni, Pacifico Chiara, Panelli Davide, Perfetto Gaetana;

GRUPPO D (da 14 a 16 anni): Berlingieri Miracco Gioele, Buonavita Giuseppe Antonio, Campanile Angelo, Coiana Emanuela, De Stefano Alessandro, Di Feo Alessia, Di Filippo Federica, Di Martino Simone, D’Urzo Angela, La Rocca Luigi, Marchese Francesco, Marinola Dario, Miale Serena, Natella Elvira Maria, Nicoletti Giulia, Orlanducci Benedetta, Orlanducci Mariaelena, Panarelli Fabiana, Panarelli Martina, Purificato Davide, Roscigno Valentino, Speranza Silvio, Tia Luca, Villecco Simone, Vitiello Gennaro;

L’emozione è stata grande anche soltanto per chi si è recato ad accompagnare i musicisti nel vedere -finalmente- un luogo in cui l’arte si respirava per aria e deliziava l’udito: agli amanti del pianoforte non sembrava vero che la ditta Alberto Napolitano avesse lasciato aperte tutte le sale e messo a disposizione dei musicisti qualsiasi tipologia degli stessi. Provare a suonare pianoforti il cui valore è tanto alto da lasciare senza fiato deve essere stata per i giovani artisti un’esperienza davvero da non dimenticare. Difatti, con rispettosa attenzione, vi si sono accostati per sentire il suono e vibrare qualche nota del pezzo che si doveva poi presentare alla giuria. Un via vai attento di genitori ed insegnanti che scattavano fotografie per ricordare nel tempo quell’occasione davvero particolare e che ciascuno dei musicisti avrà senza dubbio portato con sé, vincitore o meno, assieme alla possibilità di confrontarsi e rendersi contro del livello raggiunto dalle proprie abilità. Un livello, per ciascuno dei gruppi, definito da qualcuno “universitario”.

D’altra parte la strada dei musicisti, per qualsiasi strumento, è lunga, se la scelta è davvero quella di restare nell’ambito e non fare valutazioni differenti.

Acquisire un diploma di conservatorio con il vecchio ordinamento, prima della riforma, significava seguire corsi quadriennali o quinquennali, in alcuni casi anche più lunghi, come accadeva per i corsi di pianoforte o composizione, che duravano fino a dieci anni. La cosa “positiva” è che, in contemporanea, si potevano seguire corsi scolastici differenti.

La riforma del 1999 (legge 508/99), ha modificato la durata e la struttura dei corsi AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica), come accademie di belle arti, accademie nazionali di danza, accademie nazionali di arte drammatica, istituti superiori per le industrie artistiche e, appunto, conservatori musicali. È stato adottato il sistema del 3+2, come all’università, con un diploma accademico di primo livello conseguibile dopo il triennio e un diploma di secondo livello dopo il biennio. Cosa implica ciò? Essendo il conservatorio di musica oggi una scuola di musica di livello universitario, giungere a quel livello di interesse richiede un carico di coinvolgimento specifico, per chi intende iscriversi ed anche per i genitori che dirigono la loro attenzione verso quello specifico traguardo e da parte degli studenti, una notevole costanza per portare a termine gli studi, ed iscriversi a quest’ultimo, con una scelta ben ponderata. C’è però la possibilità di frequentare i corsi pre accademici, prima di iscriversi al conservatorio, anche frequentando le scuole superiori o un altro corso di laurea universitario. Questo è un fatto positivo perché tale frequenza permetterà ai musicisti di superare più facilmente il test di ammissione.

Visto il tempo in cui un giovane che ama la musica deve impiegare nell’attesa di potersi inserire in un corso universitario specifico, appare ancora più importante che partecipi a concorsi musicali di buon livello che lo accompagnino nella verifica delle capacità raggiunte e gli permettano di farsi conoscere e di distinguersi con le abilità raggiunte. Tuttavia anche il rapportarsi agli altri e verificare, con il confronto, i propri reali meriti è di grande importanza.

Bianca Fasano

 

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