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Scuole al via in Terra Santa

 

Educare alla pace e al dialogo interreligioso

 

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Padre Ibrahim Faltas, vicario custodiale per la Custodia Francescana di Terra Santa, racconta delle scuole gestite dai frati in Medio Oriente. 18 istituti, 12.000 studenti, 1.300 insegnanti: questi i numeri di un progetto vastissimo, che si spinge fino in Argentina. La sua caratteristica fondamentale è quella di educare alla pace, creando coesione tra cristiani, musulmani ed ebrei e spingendo studenti e famiglie a collaborare per la formazione ed il futuro dei ragazzi. 

 

 

 

Gentili colleghi,

 

in questi ultimi giorni di agosto, le scuole stanno riaprendo in Terra Santa. Ne abbiamo parlato con padre Ibrahim Faltas (l’intervista è stata condotta in una puntata del nostro podcast Voci di Terra Santa), vicario della Custodia di Terra Santa e responsabile dell’ufficio didattico francescano. Ecco quello che ci ha raccontato:

 

“Abbiamo 18 scuole in Terra Santa, 2 a Betlemme, 1 a Gerico, 4 a Gerusalemme, 2 a Giaffa, 1 a Ramleh, altre poi a Haifa, Nazareth, Acco, Cipro; una in Argentina, a Buenos Aires (anche lì abbiamo un commissariato di Terra Santa, con i frati francescani, che hanno aperto una scuola molto bella). Abbiamo anche la scuola più antica in Medio Oriente, che si trova a Betlemme, aperta dal 1598. Si tratta di realtà importantissime: offriamo educazione, offriamo l’alloggio, offriamo il lavoro. Abbiamo più di 2500 persone che lavorano, in ambito scolastico, per la Custodia di Terra Santa. Tra queste, 1300 sono gli insegnanti, con più di 12.000 studenti. È un numero importante!

Le nostre scuole sono aperte a cristiani, musulmani ed ebrei. E l’inclusività non si ferma qui: abbiamo anche una scuola – Hellen Keller – per non vedenti: si tratta di un servizio molto importante per queste persone, che spesso si sentono abbandonate. Questa è una missione molto importante per la Custodia di Terra Santa.

Il fatto che le nostre scuole siano aperte a tutti gli studenti, di qualunque provenienza, è importantissimo. Gli studenti, qui da noi, crescono insieme, si educano insieme, vivono insieme. Questo significa far crescere la pace, nelle nostre scuole. E posso dire che credo che i ragazzi che sono presenti nelle nostre scuole siano molto diversi da quelli presenti nelle altre scuole. Anzi, direi che sono tanti quelli che restano poi legati allo stile che insegnamo qui. Per esempio, al mattino, prima di cominciare la giornata a scuola cominciamo con l’inno di San Francesco: ‘Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace’. Tutti lo sanno, tutti lo cantano, tutti lo sanno a memoria. Quando poi gli studenti escono, quando lavorano, si sentono legati a noi anche attraverso questa preghiera, che si ricordano.

È – questo come altri – un modo per educare questi ragazzi al dialogo interreligioso, allo stare insieme. È questa la nostra missione: educare alla pace, educare i bambini e i ragazzi alla pace.

Progetti? Ne abbiamo, in quasi tutte le scuole. A Gerusalemme, per esempio, stiamo facendo un centro sportivo molto importante. Stiamo realizzando la piscina nella città vecchia. Penso francamente sarà la prima ed ultima piscina nella città vecchia di Gerusalemme. E poi a Betlemme, abbiamo realizzato la sala più grande di tutta la Palestina. Abbiamo messo la storia del Natale, che ripercorre in quattordici stazioni la via della stella. Sono progetti importanti, davvero, come quelli che ci sono a Haifa, a Ramleh o a Nazareth. A Gerico, anche, dove abbiamo appena finito di costruire la nuova scuola.

Penso che nelle nostre scuole ci siano molti progetti per migliorare le condizioni della nostra gente; soprattutto, le nostre scuole sono un modo per servire i nostri studenti”.

 

Con preghiera di diffusione,

 

Per ogni necessità e dubbio non esitate a contattarci attraverso i recapiti presenti in calce a questa mail.

 

Andrea Avveduto

Ufficio stampa Pro Terra Sancta – 026572453

a.avveduto@proterrasancta.org

 

Giovanni Maria Caccialanza

Ufficio stampa Pro Terra Sancta – 026572453

g.caccialanza@proterrasancta.org

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