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A Tashkent Giorgia Stangherlin fa sognare ma chiude settima

È un gran bel settimo posto quello di una bravissima Giorgia Stangherlin che, nella sesta giornata dei campionati del mondo a Tashkent, sfiora la grande impresa nei 78 kg. Rimane ugualmente una nota amara sul fondo, vuoi per l’uscita di scena di Alice Bellandi per mano della campionessa del mondo, che per la conclusione del percorso della veneta dopo l’eccezionale vittoria sull’olandese Guusje Steenhuis.

“Giorgia mi ha fatto sognare -ha detto Matteo Marconcini, coach del Centro Sportivo Carabinieri che l’ha seguita dalle tribune dell’Humo Arena- È partita veramente bene battendo due atlete forti che si piazzano sempre bene, poi purtroppo ha giocato il fatto che i tempi di recupero sono veramente ristretti, pochi minuti tra il secondo e terzo incontro e ancora meno per il quarto, hanno fatto si che non recuperasse abbastanza le energie per combattere al massimo con atlete che avrebbe potuto superare. Ha passato un periodo un po’ così in cui noi del Cs Carabinieri le siamo stati molto vicini ed abbiamo recuperato la situazione, oggi si è visto ed è la strada giusta per continuare a sognare! Quindi grazie Gio!”.

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Giorgia Stangherlin ha superato agevolmente il turno di apertura, opposta alla belga Sophie Berger con wazari in contrattacco ed immobilizzazione, quindi ha affrontato l’olandese. Guusje Steenhuis è passata in vantaggio con un harai goshi wazari e poi certamente non si aspettava tanto dalla tenacia e dalla perseveranza dell’azzurra, fatto sta che a 40 secondi dal termine Stangherlin si è rialzata dopo un attacco di seoi che Steenhuis ha snobbato con sufficienza e dalla presa incrociata è ripartita con un sumi gaeshi che ha colto di sorpresa l’olandese e, d’istinto, ha puntato la testa per atterrare poi in ponte. L’arbitro ha valutato wazari, ma la giuria lo ha corretto prontamente: ippon!

Nel quarto di finale è stata la diciottenne ucraina Yelyzaveta Lytvynenko a prevalere su Giorgia Stangherlin con un ko soto gake al secondo minuto che ha risolto un corpo a corpo di qualche secondo d’incertezza.

La polacca Beata Pacut-Kloczko infine ha fermato la corsa di Giorgia Stangherlin nel recupero con un wazari di uchi mata, che è stato annunciato nello stesso momento in cui è suonato il gong di fine incontro.

Per Alice Bellandi invece, dopo la rapidissima vittoria sulla kirghiza Shakida Narmukhamedova, con attacco in seoi e proseguimento in immobilizzazione, tutto in 47 secondi, è arrivato il momento della sfida con Anna Maria Wagner, tedesca numero uno nel ranking mondiale e campionessa uscente. Dopo 2 minuti di golden score purtroppo, ad Alice Bellandi è stata assegnata la terza sanzione, che posto fine al suo mondiale.

“Una bellissima gara quella di Giorgia oggi -ha commentato il coach delle azzurre Francesco Bruyere– fatta di tanto carattere e voglia di vincere. Purtroppo, a causa del poco recupero e degli incontri molto lunghi disputati, ha ceduto un po’ fisicamente perdendo lucidità nel momento opportuno. Una medaglia che oggi era assolutamente alla sua portata, ma resta un settimo posto di tutto rispetto e tanti buoni punti per la ranking mondiale in vista del Master top 36. Complimenti a lei, al Gruppo Sportivo dei Carabinieri e a Matteo Marconcini che l’ha seguita fino a qui. Gara, comunque, molto particolare a 78 kg oggi, 5 delle 6 atlete favorite a conquistare il titolo, tra cui la nostra Alice, non sono arrivate neanche a podio. Le gare di questo genere capitano, spesso i sorteggi molto fitti di campioni si risolvono nelle maniere più assurde. Ne ha fatto le spese Alice che al secondo incontro ha dovuto affrontare la Campionessa del Mondo in carica in un incontro “in o out” molto complicato per la tipologia di judo dell’avversaria. Purtroppo, questa volta l’ha spuntata la tedesca ma le abbiamo preso le misure e ci faremo trovare pronti al prossimo appuntamento”.

Giornata di festa, la sesta, per la brasiliana Mayra Aguiar che ha conquistato il suo terzo titolo mondiale, ma anche per l’ucraina diciottenne Yelyzaveta Lytvynenko, la più giovane sul podio mondiale a Tashkent, oltre all’Uzbekistan che ha conquistato, dopo quello di Bobonov nei 90 kg sul nostro Christian Parlati, il secondo titolo iridato con Muzaffarbek Turoboyev.

Risultati sesta giornata

78: 1. Mayra Aguiar (Bra), 2. Ma Zhenzhao (Chn), 3. Yelyzaveta Lytvynenko (Ukr) e Beata Pacut-Loczko (Pol), 7. Giorgia Stangherlin (Ita)

100: 1. Muzaffarbek Turoboyev (Uzb), 2. Kyle Reyes (Can), 3. Michael Korrel (Med) e Zelym Kotsoyev (Aze)

Lo sport inclusivo: judo e karate al Foro Italico con i progetti Katautism e L’avventura di Simone

Roma, 11 ottobre 2022 – L’Università del Foro Italico ha organizzato sabato 8 ottobre una giornata allo Stadio dei Marmi dove bambini e adulti hanno potuto provare diverse attività motorie e sportive, con grande attenzione all’inclusione.

La FIJLKAM ha partecipato con i Progetti KATAUTISM e L’AVVENTURA DI SIMONE con oltre 150 iscritti.

Il progetto KATAUTISM ha come obiettivo l’inclusione dei bambini autistici attraverso la pratica del judo e del karate a scuola, mentre L’AVVENTURA DI SIMONE ha come obiettivo quello di sensibilizzare i bambini sul tema della disabilità in ambito scolastico.

Entrambi i progetti, coordinati dalla responsabile la Dott.ssa Nicole Maussier, hanno visto la collaborazione nella parte scientifica con il Laboratorio di Pedagogia Speciale dell’Università degli studi di Roma “Foro Italico”.

Sei medaglie nell’European Cup junior e l’Italia è terza a Cluj Napoca

Risultati di rilievo sono stati ottenuti sabato e domenica scorsi anche a Cluj Napoca, cittadina della Romania che ha ospitato la Junior European Cup con la partecipazione di 125 atleti provenienti da 22 nazioni. Otto gli italiani in gara e ben sei hanno meritato un posto sul podio portando l’Italia, con due medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo, al terzo posto nel medagliere per nazioni alle spalle di Romania e Polonia. Questo il dettaglio, la medaglia d’oro è andata al collo di Savita Russo nei 57 kg e Sara Corbo nei 63 kg, l’argento a Stefania Solina nei 57 kg ed il bronzo a Pietro Andreini nei 60 kg, Elia Salvetti negli 81 kg ed Eleonora Giusti nei 70 kg.

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