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ROMA 0 NAPOLI 1. Il calcio ha la meglio sull’anti calcio per eccellenza. Jose Mourinho esce distrutto al cospetto di uno Spalletti che ha inculcato ai propri uomini la voglia di giocare sempre e ovunque e di raggiungere la vittoria attraverso giocate spettacolari figlie di un orchestra calcistica oramai perfetta. Arriva il Napoli e a Roma cresce l’eccitazione con uno stadio gremito e tifosi urlanti come se fosse una finale di Coppa Campioni. Peccato che in campo ci fosse una squadra che avrebbe fatto invidia al grande Nereo Rocco e al suo famoso catenaccio. La tattica dello ex Special One è quella di prendere a calci Kvara e Lozano sulle fasce  per non far arrivare palloni giocabili a Osimhen e non superare il centrocampo con 10 giocatori dietro la palla, un genio del rettangolo verde. Caro Jose ma se non tiri non vinci mai, infatti Meret è stato spettatore non pagante, i partenopei avrebbero potuto giocare anche senza portiere. Il fortino giallorosso infatti alla fine è crollato grazie ad una perla del numero 9 nigeriano  premiando la compagine azzurra. Spalletti, che contro Mourinho non aveva mai vinto fino a stasera, prova a sfatare il tabù puntando su Osimhen, restituito al suo ruolo di leader dell’attacco. Kvara a sinistra e Lozano a destra sono i chiavistelli per scardinare, via Karsdorp e via Ibanez, il chiavistello della Roma. Infatti  Mourinho, recuperato il terzino olandese lo piazza   sulla linea di difesa con una  sorpresa a centrocampo; gioca Camara e il suo dinamismo sono preferiti all’esperienza compassata di Matic. La Curva Sud si esibisce nei soliti cori anti-napoletani, che vista la diffida potrebbero costarle la chiusura per il derby. Ma già dopo pochi secondi dal calcio d’inizio il messicano Lozano in area crea pericolo, costringendo Karsdorp a chiudere in diagonale su Kvaraskhelia. Il buongiorno si vede dal mattino. Partita bloccata con il Napoli che gioca a calcio e Roma che gioca a calci, un’unica azione di Zaniolo in contropiede non spaventa il Napoli. La partita si potrebbe sbloccare al 38’ quando Ndombele viene atterrato da Rui Patricio ma Irrati prima concede il rigore e poi dopo le proteste di un Mourinho sbavante e teatrale in panchina ritratta dopo il Var, il mistero resta. Il primo tempo termina con un tiri di Lozano bloccato a terra da Rui Patricio. Inizia la ripresa ed è solo Napoli che crea occasioni per passare in vantaggio cercando di superare il forte giallorosso a difesa dello 0 a 0. Rui Patricio al 5′ deve sfoderare la prima vera parata della serata, alzando sopra la traversa la botta di Lozano, poi Smalling argina in area Kvara che lo aveva saltato secco in dribbling. Primo cambio in casa Napoli con Elmas  subentrato a Ndombele. Questi ha,  al 15′, la palla del vantaggio deviata dall’onnipresente Smalling. Un minuto dopo Jesus si divora un rigore in movimento. La Roma boccheggia e l’unico che ha fiato è Mourinho che continua con il suo show in panchina tra proteste e scene comiche. Passano pochi minuti e grande occasione per il vantaggio azzurro, Zielinsky mura al limite dell’area un cross telefonato giallorosso, la palla arriva a Lozano che parte  a razzo con la palla incollata ai piedi e serve Osimhen a destra che incredibilmente non inquadra la porta. Calma perché il nigeriano si rifarà con gli interessi. A un quarto d’ora dalla fine Zielinski esce per Gaetano, Lozano per Politano. E’ destino che il gol  arrivi dall’unico errore di Smalling e dall’unica perla di Osimhen: il nigeriano e’ lanciato in area con un lancio a memoria di Politano, la sua potenza fisica spaventa il difensore che prova l’anticipo ma liscia.  Osimhen pur avendo un angolo di tiro strettissimo realizza un goal impossibile:   con una sassata trafigge un  Rui Patricio incredulo. Crollato il Forte Mourinho tutti calciatori azzurri corrono dai  propri tifosi ad esultare. A quel punto l’allenatore portoghese fa entrare gli attaccanti ma fa solo il solletico ad un Napoli che ha dimostrato strapotere tecnico e tattico nei confronti dei giallorossi che non hanno fatto praticamente nulla se non difendere anche con metodi poco ortodossi, forse avevano paura di fare la fine di Ajax e altre  squadre che precedentemente erano state asfaltate dal Napoli.

Tabellino e pagelle

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ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6,5; Mancini 6 (37’ st El Shaarawy sv), Smalling 5, Ibanez 6; Karsdorp 6 (37’ st Vina sv), Camara 6 (37’ st Matic sv), Cristante 6, Pellegrini 5, Spinazzola 5 (41’ st Shomurodov sv); Zaniolo 6, Abraham 5 (18’ st Belotti 5.5). Allenatore: Mourinho 5.

NAPOLI (4-3-3): Meret sv, Di Lorenzo 7, Kim 7, Juan Jesus 6, Olivera 6,Ndombele 5.5 (12’ st Elmas 6), Lobotka 6,5, Zielinski 6,5 (30’ st Gaetano 6 ); Lozano 7 (30’ st Politano 6.5), Osimhen 8, Kvaratskhelia 7

In panchina: Marfella, Idasiak, Demme, Rui, Simeone, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Zanoli, Raspadori.

Allenatore: Spalletti 8.

 

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