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GOVERNO MELONI: UNA FERRARI CON CARBURANTE  ANNACQUATO SUL QUALE IL COSIDDETTO TERZO POLO DEI RENZI-CALENDA VAGLIERA’ LA COLLOCAZIONE A SECONDA DELLA CONVENIENZA

 

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Molto onestamente dico di provare tenerezza e nel contempo un senso di forte preoccupazione per Giorgia Meloni, la quale,   sta dando sì un volto nuovo all’Italia, se vuoi anche positivo per certi aspetti, ma deve fare i conti con due marpioni della politica, alias Salvini e Tajani, i quali stanno già imponendosi su di lei facendo un governo a parte… e siamo solo al primo giorno.

L’attuale nomenclatura infatti,  messa insieme per arrivare al governo, al cui interno c’è di tutto tranne la serietà che gli Italiani pretendono, non può che preoccupare sin dall’inizio quanto ad un coagulo del triumvirato Fdi-Fi-Lega volto a governare all’insegna di una legittima fase dell’alternanza democratica, per cui vedo già da ora l’ingovernabilità del Paese, non solo, ma anche una forte conflittualità sociale che, tra l’altro, verrà accentuata dagli strascichi di una situazione in atto che non permette di essere trascinata oltre.

Mi par di poter dire, anche se il suo fondatore è ormai alla canna del gas politico, di essere ritornati al berlusconismo attraverso il ripristino di figure tirate fuori dai polverosi armadi della politica, dimenticando che  proprio queste figure hanno portato l’Italia alla deriva, e che, i successivi aggregati, alias Salvini and Co., hanno potuto guazzare sul mondo surreale creato ed alimentato dal cosiddetto “cav”, il cui curriculum non può certamente inquadrarsi nel novero di coloro per i quali il Santo Padre potrebbe istruire le pratiche per la canonizzazione volta alla beatificazione o alla santità…

Al di là della boutade, piaccia o non piaccia, ricordiamoci una volta per tutte che, tutti gli attuali di destra, hanno “munto” dalle mammelle del signor Silvio Berlusconi e che, in nome della fragilità umana, – mi riferisco alla destre dalle quali personalmente sono lontano anni luce –  ora non sanno come fare per sbarazzarsene.

E siccome dentro al governo insediato ieri  ci sono dentro le appena citate figure, non per niente  ho immaginato la Meloni come una “Ferrari” che, per quanto meccanicamente perfetta, dovrà fare i conti con un propellente politico di collaudata incapacità, con nessuna forza di correre nei grandi circuiti esistenti al mondo, non escluso anche il muoversi in una stradina di campagna, stante appunto la “benzina” povera di ottani. Nel frattempo ci saranno i Renzi ed i Calenda a disturbare il pilota, soggetti che, secondo me, si venderanno al miglior offerente…le cas échéant, dicono i francesi.

In queste condizioni, mi vien da immaginare che non si arrivi al traguardo e che gli spettatori presenti nei circuiti di Nurburgring, Indianapolis, Montrecarlo o Le Mans (alias noi cittadini) potrebbero uscire incazzati dalle tribune (elettorali) per scendere in pista e scontrarsi furiosamente con i piloti…

Ipotesi questa da non sottovalutare. Staremo a vedere già nei primi cento giorni di governo.

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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