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Napoli, San Martino: appello al ministro Sangiuliano, a Napoli

Uno dei più importanti siti culturali da anni nel degrado e nell’abbandono

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            Sullo stato d’abbandono e di degrado dell’area di San Martino, nel quartiere Vomero, uno dei siti più belli e suggestivi di Napoli, da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato, interviene, ancora una volta, Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, lanciando un appello al ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, oggi in visita a Napoli, invitandolo anche a un sopralluogo congiunto nell’area in questione per riscontrare quanto viene denunciato da anni da residenti e commercianti, senza che gli uffici preposti provvedano a mettere in campo i provvedimenti necessari.

 

            “ Si tratta di una zona dove si trovano beni artistici e culturali unici al mondo, come la Certosa e il Museo di San Martino con la passeggiata dei monaci, e Castel Sant’Elmo – afferma Capodanno -. Eppure i turisti che si arrivano sulla collina per ammirare queste bellezze sono decisamente pochi rispetto alle potenzialità notevoli dell’area. Ad aggravare la scarsa ricettività contribuì, anni addietro, anche la chiusura dell’unico albergo che si trovava nei pressi del piazzale, sui luoghi dove  ancora oggi rimane un manufatto abbandonato “.

 

            “ A distanza di sei mesi dalla rimozione di una gru, che per anni ha fatto parte integrante del panorama e che finalmente, dopo numerose proteste e petizioni, fu rimossa nell’aprile scorso,  a seguito di un nuovo sopralluogo, effettuato in questi giorni, si è dovuto purtroppo constatare che nessuna delle promesse fatte all’epoca sulla riqualificazione dell’area è stata nel frattempo mantenuta  – puntualizza Capodanno – Sicché permane il puntellamento, realizzato con tiranti in legno, posto lungo il muro di contenimento nei pressi dell’ingresso al castello con erbacce e rifiuti di ogni genere abbandonati. Da sottolineare che lungo il muro in questione sono presenti gli accessi ai locali adibiti un tempo ad alcune attività artigianali, come quelle dei “corallari”, che, in passato, contribuirono non poco a far conoscere l’area di San Martino in tutto il mondo per l’abilità di questi artigiani nella lavorazione del corallo. Al riguardo non si comprendono né vengono rese note le ragioni per le quali continua a rimanere in sito questa brutta quanto antiestetica struttura provvisoria e non si sia ancora provveduto, dopo tanti anni, a far effettuare i lavori di ripristino necessari per eliminarla e riattivare le attività ivi esistenti “.

 

            ” Ad aggravare il degrado e l’abbandono – sottolinea Capodanno – contribuisce anche il transennamento, anch’esso non ancora rimosso, realizzato a salvaguardia di un tratto di balaustra lungo il belvedere mentre è invece scomparso il transennamento che era stato realizzato, a tutela dei passanti, a valle lungo le scale della Pedamentina, immediatamente al di sotto del tratto di balaustra interessato da dissesti. Una situazione il cui permanere, a distanza di tanto tempo e nonostante gli impegni, al momento disattesi, assunti in diverse occasioni dall’amministrazione comunale partenopea, crea non poche perplessità e preoccupazioni anche per problemi di sicurezza, per eliminare i quali si sollecitano ancora una volta le verifiche e gli interventi necessari, al fine di ripristinare la piena e totale agibilità del manufatto “.

 

            ” A una situazione che permane da tempo – continua Capodanno – si aggiunge, in questi giorni, anche la constatazione della carente manutenzione del poco verde pubblico presente nel piazzale al punto che alcuni degli alberi piantati, con grande enfasi, nel novembre dell’anno scorso, sono del tutto rinsecchiti. Un’ulteriore testimonianza che gli alberi non bisogna solo piantarli ma bisogna anche poi provvedere, con costanza, alle necessarie  cure per evitare che muoiano “.

 

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