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Lombardia, salvare il servizio sanitario regionale si può, ma necessaria una maggioranza alternativa!

 

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Ancora cinque anni di governo del centrodestra e in Lombardia non rimarrà più nulla del Servizio Sanitario pubblico” allarme di Marco Caldiroli, Presidente nazionale Medicina Democratica, e Angelo Barbato, Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute.

Milano, 4 novembre 2022. La sanità lombarda, gravemente malata si può e si deve salvare per garantire il diritto alla salute per tutti e ci sono le condizioni per farlo, è quanto emerso dall’incontro promosso dal Coordinamento Lombardo per il diritto alla Salute Dico 32, svolto a Milano, alla sede ARCI di Via Bellezza, a cui hanno partecipato esponenti di tutte le forze politiche di opposizione in Regione, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni.

“ Abbiamo vissuto un momento importante perchè questa è stata la prima occasione di confronto sulla sanità fra tutte le opposizioni in vista delle elezioni regionali. Come associazioni – hanno dichiarato Marco Caldiroli, Presidente nazionale di Medicina Democratica e Angelo Barbato, del Coordinamento per il Diritto alla Salute Dico 32- abbiamo presentato una proposta precisa articolata, in 23 punti, per rilanciare la sanità pubblica nell’interesse di tutti i cittadini lombardi; L’abbiamo consegnata a tutte le forze di opposizione alle quali chiediamo di costruire le condizioni per realizzare un profondo cambiamento nel governo della regione.”

“I partiti hanno accolto positivamente la nostra piattaforma – ha sottolineato Vittorio Agnoletto – come punto di partenza, riservandosi di inviarci osservazioni e alternative su alcuni punti specifici, che aspettiamo. Non tocca a noi proporre schieramenti elettorali, ma lanciamo l’allarme: ancora cinque anni di governo del centrodestra e in Lombardia non rimarrà più nulla del Servizio Sanitario Pubblico.Questa nostra proposta è antitetica e inconciliabile con le scelte operate da chi sta governando la Lombardia.”

Tantissimi gli interventi di esponenti dei partiti di opposizione, dei sindacati e delle associazioni che si sono succeduti nella mattinata fra cui Maria Elisa Sartor, Università di Milano, Fabio Pizzul PD, Michele Usuelli +Europa, Marco Fumagalli M5S, Fabrizio Baggi Rifondazione Comunista, Donatella Albini Sinistra Italiana, Salvatore Monteduro UIl, Alessandro Pagano segreterio generale Cgil Lombardia, Elisabetta Strada Civici Europa, Niccolò Caretta Azione, Mario Mazza Acli, Luca Bergo AlleanzaVerdi Civici, Gilberto Rossi Verdi, Beatrice Valla Sial Cobas, Massimo Cortesi Arci, Gioia Sacchetti Prima la Comunità.

Condivisione su programmazione e potenziamento servizio pubblico; revisione sistema accreditamento e controllo effettivo da parte della Regione; mantenimento delle agende delle liste d’attesa sempre aperte, con un’unica lista d’attesa per tutte le strutture pubbliche e accreditate; rifiuto dei medici a gettone nel servizio sanitario pubblico: sono queste alcune delle osservazioni fatte, sì è aperto un confronto che proseguirà nei prossimi mesi per costruire una alternativa all’attuale giunta regionale.

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