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Alla Galleria Canova 22 di Roma la mostra “Camminare la Terra”: la magia del quadro nato dall’elaborazione della fotografia scattata con lo smartphone

 

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“In tre anni io sono molto cambiato anche nel mio fisico, ed ho perso 60kg in tre anni per scelta, per ritrovare una nuova rinascita. E questo posto, antica fornace pieno di sincronie e coincidenze ben si accorda con il mio spirito attuale e mi permette di “tornare a rivivere” sottolinea l’artista

 

 

Allo Spazio Canova di Roma Luca Lionello, nato fotografo e cresciuto in teatro tra scenografia e colori, porta in mostra il suo messaggio di rinascita fisica e spirituale a contatto con l’energia della Terra. Con la personale  “Camminare la Terra”, che sarà visitabile sino al 28 gennaio 2023 (orario 17-19.30 tutti i giorni), Luca Lionello ci regala oltre 70 opere, tratte e ispirate dalla fotografia, con l’uso di resine e colori, stampa Ink Jet immagine digitale scattate con lo smartphone, e stampate su pannelli di alluminio D-Bond con una seguente colata di resina epossidica.

 

Spazio Canova, all’Antica Fornace del Canova a Roma si propone come una riflessione sul tema del difficile rapporto fra l’uomo e il suo ambiente. E’ una messa in scena suggestiva, un potente spettacolo cromatico di paesaggi surreali e trame dense di significati reconditi e rimandi mitologici; un’immersione in complesse partiture e invisibili traiettorie emozionali che intrecciano le immagini con le parole e con i suoni; un crocevia di linguaggi che vivono sul margine di un pensiero resiliente che restituisce valore alla più insignificante delle manifestazioni dell’esistente; una celebrazione della fragilità umana nella sua tragica bellezza come espressione della vertigine del sublime, del desiderio inappagato di infinito.

 

“Non c’è messaggio politico nella mostra, è un intimo rapporto personale con la mitologia spirituale. Sono sempre rimasto affascinato dal dialogo con le cose e con la materia del mondo. Queste mie opere le considero delle indovinazioni, Ci si può perdere in questi quadri. Non si tenta di ritrovare le forme ma si viene trasformati un po’ fuori noi stessi – sottolinea l’artista Luca Lionello – mentre la materia ci porta alla trascendenza. In tre anni io sono molto cambiato anche nel mio fisico, ed ho perso 60kg in tre anni per scelta, per ritrovare una nuova rinascita. E questo posto pieno di sincronie e coincidenze ben si accorda con il mio spirito attuale e mi permette di “tornare a rivivere” parafrasando un film di Claude Lelouch. E’ il mio regalo di bellezza per tutto quello che ho ricevuto nella vita”

 

Uno sguardo poetico, incantato, sempre pronto a cogliere l’anima di oggetti comuni, negletti “La mostra Camminare la Terra che Luca Lionello presenta all’Antica Fornace del Canova a Roma si propone come una riflessione sul tema del difficile rapporto fra l’uomo e il suo ambiente – prosegue la curatrice Laura Fusco, esperta d’arte – Un invito a risvegliare la consapevolezza di essere una forma di vita che appartiene alla Terra, fatta della stessa materia delle stelle, l’ultimo stadio di una evoluzione lunga e complessa. Con la sua opera, l’artista ci esorta a posare lo sguardo sul nostro pianeta, lo fa metaforicamente attraverso le sue “camminate con gli occhi puntati a terra”, perché quello che calpestiamo con disinvolta noncuranza, e tutti i giorni negligentemente ignoriamo, contiene tesori inestimabili e indizi vitali che rivelano le mappe della nostra memoria e indicano le traiettorie del nostro futuro. Le strade diventano testimonianza enciclopedica dell’evoluzione umana, cartografia della civiltà, mappa psicomagica per aiutarci a decifrare il nostro genoma. Lionello nella sua poetica rivela l’attitudine del fotografo a cogliere l’istante ma anche la devozione del pittore a nutrire l’eternità di trascendenza e infinito. Ciò che appare insignificante ad uno sguardo distratto diventa stupefacente attraverso il suo obiettivo; l’invisibile si rivela all’artista che si fa interprete dei frammenti di vita colti per le strade del mondo, per offrirceli come misteriosi oracoli. Tutto il suo lavoro, fotografie, disegni, acquerelli, esplora la realtà e il suo carattere mutevole, tentando di rintracciare ed interpretare le connessioni tra immanente e trascendente. Uno sguardo poetico, incantato, sempre pronto a cogliere l’anima di oggetti comuni, negletti: è così che un frammento di muro scrostato, un foglio di carta appallottolato o un rigagnolo di pioggia si trasformano in paesaggi densi di mistero e presagi. Oggetti, simboli e figure cambiano contorno ad ogni nuovo sguardo, si compongono, decompongono e ricompongono sotto i nostri occhi smemorati eccitando la nostra immaginazione. Un museo effimero e incostante di oggetti e immagini ritrovati senza ordine e premeditazione, una collezione di reperti raccolti con puntigliosa e devota disciplina a definire una sorta di archeologia del presente.

 

Camminare la terra presenta una selezione di opere dal ciclo “Floors – Un Museo dell’insignificante”, un corpo di migliaia di immagini catturate, con rapace furtività, durante i suoi viaggi – conclude Fiorenza D’Alessandro , responsabile della Galleria Canova 22Armato semplicemente di uno smartphone, Lionello ha registrato le fragili geometrie che il mondo dona spontaneamente nel suo essere infinita risorsa, equilibrio friabile, per risvegliarci dal torpore emotivo in cui anneghiamo, mettendoci in contatto con l’eterno, il mito, il divino. Lionello è un artista che usa molti linguaggi espressivi. Oltre alle fotografie e ai disegni presenta infatti alcune sue poesie e composizioni musicali; opere generate come flussi di coscienza, registrate senza correzioni, in una sola sessione, senza post produzione.

 

 

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