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Fintantoché Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Vivendi continueranno a richiedere lo scorporo della rete di TIM, non si farà alcun progresso, si perderanno preziose settimane e la situazione continuerà a peggiorare. Ma l’alternativa c’è…
Il tavolo a un punto morto?

 

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L’ennesimo tavolo sul tema della rete è arrivato a compimento del suo percorso di investigazione non giungendo ad alcun punto preciso. Un nulla di fatto che conferma la validità dell’unica soluzione percorribile, a partire dal prerequisito da cui non si può prescindere: ovvero che la rete rimanga in capo a TIM e che Open Fiber sia incorporata dentro TIM, come peraltro previsto dal Progetto Minerva.

 

Non si può continuare a sbattere la testa contro il muro

 

Il perché della inconcludenza degli incontri di queste settimane è pertanto molto semplice e da ricondurre al fatto che lo scorporo della rete di TIM è impraticabile. E lo è per una serie di ragioni.
Eccole…

 

Vai alla lettura integrale dell’editoriale di Raffaele Barberio:

·         La rete rimanga in capo a TIM. È l’unica soluzione possibile

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