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­Scenario apocalittico e annullamento della terza tappa della Dakar.

 

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Ancora tutti in gara i 10 equipaggi schierati nella Classic e un concorrente per la FIM
di Tecnosport Rally.
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“È un peccato che abbiano annullato tutto” – concordano Valentina Casella e Monica Buonamano, unico equipaggio tutto al femminile di questa edizione della Classic. “Siamo andate bene cercando di mantenere il parabrezza in condizioni ottimali nonostante le spazzole tergicristallo rotte. A un certo punto abbiamo navigato fuori dalla macchina con lo sportello aperto per giungere alla fine della speciale, 200 km di trasferimento cercando di capire dove fossimo”.

#722 Casella – Buonamano:

Problemi con i tergicristalli anche per Riccardo Garosci e Rudy Briani, che hanno affrontato e superato le intemperie con l’ausilio di corde per azionare manualmente le spazzole. Un ingegno che gli ha consentito di rientrare al bivacco di Ha’Il senza assistenza.

#790 Garosci – Briani:

Uno scenario apocalittico per il 71enne di Parma Alfredo Cavozza che, insieme al copilota Adriano Furlotti, non si è lasciato scoraggiare dalla situazione e ha tenuto in vita la Nissan Terrano I fino alla fine. “Non mi aspettavo una challenge del genere, il percorso è stato complesso e straordinario allo stesso tempo. Siamo riusciti a cavarcela e ad arrivare senza nessun danno”.

La #750 Urbano Clerici e Nicola Colombo ha ripreso il ritmo davanti una coda di 30 macchine allagate dopo una sosta per espellere l’acqua dal motore della Nissan Terrano I. “La macchina è andata benissimo fino ai tre quarti della seconda tappa, poi l’allagamento ci ha rallentato tanto ma per fortuna il mio copilota è riuscito a intervenire su alcune parti meccaniche. È andata bene, tosta, ma l’abbiamo finita in stile Dakar” – ha dichiarato Urbano Clerici.

#750 Clerici – Colombo:

Per Piolini e Majno lo Stage 3 non è stato altro che “la vera Dakar”.

La Nissan Terrano II #792 si è lasciata guidare dal loro istinto e ha surfato sull’acqua come se fosse nata per farlo. “Uno spettacolo, una prova di puro divertimento per noi”.

I meccanici del team comasco, preoccupati per le condizioni delle auto, hanno allestito i box sotto le bombe d’acqua in tempi record. Questa mattina, a seguito di revisione, partiti tutti con il cielo sereno.

 

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