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DA DAVOS PARLA IL CEO DI CLAROTY YANIV VARDI.

 

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“A Davos è stato molto chiaro come la sicurezza informatica occupi il primo posto tra le priorità dei leader mondiali.

In uno scenario caratterizzato da sfide globali come il cambiamento climatico, i conflitti geopolitici e la recessione economica, la cybersecurity crea resilienza.

Serve anche una nuova cultura di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato”.

 

 

Si conclude oggi il World Economic Forum di Davos. Claroty, società specializzata nella protezione di sistemi cyber-fisici (CPS), nella persona di Yaniv Vardi ha partecipato in qualità di Global Innovator, supportando il Centre for Cybersecurity del Forum.

 

Le aziende invitate in qualità di Global Innovators offrono un importante contributo nella propria area di pertinenza, con l’obiettivo di aiutare a guidare una risposta globale per fronteggiare l’attuale crisi e porre le basi per costruire la resilienza futura.

 

È stato un onore partecipare a una serie di sessioni e contribuire all’importante lavoro svolto per affrontare i rischi e le minacce alla sicurezza che interessano le infrastrutture critiche in tutto il mondo. La collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è fondamentale in quest’area e l’impressione è quella che si stiano facendo grandi progressi in questa direzione. A Davos è stato molto chiaro come, all’interno di uno scenario caratterizzato da sfide globali come il cambiamento climatico, i conflitti geopolitici e la recessione economica, la sicurezza informatica occupi il primo posto tra le priorità dei leader mondiali, soprattutto per quanto riguarda la creazione di resilienza. Le società che si occupano di infrastrutture critiche che intraprendono un percorso di digitalizzazione sono in grado di operare in modo più efficiente e sostenibile. Tuttavia, la sicurezza informatica deve andare di pari passo con tale processo e la maggiore connettività ad esso legato, in caso contrario un attacco informatico a un’infrastruttura critica – che si ripercuote sulla sicurezza pubblica o sull’ambiente – potrebbe azzerare i vantaggi che questa trasformazione offre. L’obiettivo primario per contrastare questi rischi è costruire una cultura in ambito di sicurezza informatica che coinvolga tutto l’ecosistema delle infrastrutture critiche. I leader mondiali del settore pubblico e privato devono lavorare a stretto contatto per affrontare nel migliore dei modi questa sfida”, commenta Yaniv Vardi, CEO di Claroty.

 

 

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