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TORINO: INNOVATIVO PROGETTO DI ASSISTENZA AGLI ANZIANI

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In considerazione delle criticità frequentemente presenti negli anziani, che sono a maggior rischio di isolamento a causa della carenza delle reti parentali e di sostegno primario, la FIDAPA BPW Italy (Federazione italiana donne arti professioni affari) del Distretto Nordovest-Sezione di Torino, ha proposto un progetto dal titolo “Case della prevenzione delle malattie croniche dell’anziano autosufficiente“ che, messo a punto da un gruppo di lavoro composto da Medici, Geriatri e Sociologi, è stato patrocinato dall’Accademia di Medicina di Torino, dall’Ordine del Medici e Odontoiatri della Provincia di Torino e dalla FIMMG – Federazione Italiana Medici di Medicina Generale; il progetto propone un’iniziativa di sostegno alla vita domestica e di relazione, del tutto innovativa rispetto a quanto già disponibile (poliambulatori, assistenza domiciliare, centri diurni per anziani, caffe Alzheimer ecc), fornendo un servizio di assistenza integrativa, caratterizzato dalla polifunzionalità di prestazioni a valenza preventiva.

In sintesi, si intende sottrarre gli anziani alla solitudine, consentendo loro di  socializzare con altre persone mediante l’organizzazione di una serie di attività come:

Ø  Partecipare a giochi, momenti di divertimento, ascoltare brani musicali, leggere ad alta voce giornali, libri e romanzi, discutere argomenti di attualità

Ø  Organizzare corsi di ginnastica

Ø  Promuovere una corretta igiene personale

Ø  Consumare in compagnia il pranzo o anche riceverlo a casa e imparare a prepararsi i pasti

Ø  Apprendere i principi di una dieta corretta

Ø  Ricevere assistenza per l’appropriata assunzione dei medicinali

Ø  Illustrare le metodologie per utilizzare i servizi (Comune, INPS, Posta e Banca, ecc.)

 

Obiettivi:

  1. a) Pianificare operazioni attive di educazione sanitaria scientificamente efficaci nella prevenzione delle malattie e delle sindromi geriatriche, con particolare riferimento a quelle neurodegenerative, osteoarticolari e metaboliche, mantenendo il più possibile l’autosufficienza dell’anziano, in un’ottica di prevenzione secondaria e terziaria.
  2. b) Promuovere la socialità e il contatto fra gli utenti, stimolandone la creatività e le capacità di comunicazione.

 

Criteri di ammissione:

Considerando l’estrema disomogeneità della popolazione anziana, sarebbe arduo definire con precisione le caratteristiche cliniche delle persone che potenzialmente potrebbe beneficiare dell’iniziativa: in generale tuttavia vi potrebbero accedere persone anche solo parzialmente autosufficienti ed affette da patologie croniche e degenerative in una fase non complicata, che di fatto interessano la maggioranza degli anziani, ed in grado di raggiungere la sede delle attività e di recepire adeguatamente quanto loro proposto

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