UTERO IN AFFITTO, MENORELLO (SUI TETTI): “CONFUSIONE AD ARTE SUI DIRITTI: UN DOVERE MORALE PREVEDERE LA MATERNITÀ SURROGATA COME REATO INTERNAZIONALE”
Roma, 1 febbraio 2023 – “Anziché polemizzare sulla semantica, con l’ostinazione verso termini come genitore uno e genitore due, al posto di papà e mamma, sarebbe più utile uno sforzo corale verso politiche inclusive, che permettano davvero a tutti gli indifesi, come bambini, malati terminali e anziani, di avere i giusti diritti”.
Così l’avv. Domenico Menorello, neo componente del Comitato Nazionale di Bioetica e portavoce del forum Sui Tetti,network associativo nato nel 2018, secondo cui non risponde al vero, così come apparso nell’articolo di Donatella Stasio sulla Stampa (“Nessuno è figlio di un Dio minore”) che il governo intende abbandonare le nuove famiglie.
“Si prova capziosamente a mescolare diritti e doveri, confondendo lo status delle famiglie arcobaleno con la generica esigenza di maggiori diritti. Qualcuno dimentica, o fa finta di dimenticare, che nel nostro paese l’utero in affitto non è una pratica legale, anche se con la scorciatoia di farlo altrove per poi rientrare qui e registrare quel figlio come del committente.
Ha ragione la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, quando osserva che il miglior interesse di un bambino è nell’avere un padre ed una madre se possibile. L’Agenda Sui Tetti ritiene che sia un dovere morale prevedere la maternità surrogata come reato internazionale: a maggior ragione a seguito della sentenza delle SS.UU. del 31.3.2021 diviene urgente rendere delitto internazionale l’utero in affitto per evitare anche in Italia la commercializzazione di bambini e di donne. Osservo una confusione ad arte sui diritti, messa in piedi da chi foraggia lo svilimento dell’essere umano”.