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La 12a sessione dell’incontro ad alto livello tra Marocco e Spagna è stata coronata dalla firma di 19 accordi in diversi settori, in particolare nel campo della cooperazione triangolare e della gestione della migrazione. Gli accordi firmati riguardano anche le infrastrutture, la gestione, lo sviluppo e la protezione delle risorse idriche, la gestione decentrata delle risorse idriche e l’ambiente, la lotta al cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. Questi accordi si estendono anche ai settori sanitario, fitosanitario e di sviluppo dei settori agricoli; creazione di sezioni bilingue di spagnolo in campo scientifico; formazione professionale e movimenti migratori. Anche altri settori sono stati coperti da questi accordi. Questi includono la cooperazione tecnica nel campo della sicurezza sociale, della sicurezza sanitaria, dei trasporti e del turismo. Gli accordi firmati riguardano anche il settore della ricerca e dello sviluppo, la cooperazione universitaria e le biblioteche e gli archivi.
La cooperazione tra Spagna e Marocco , risulta fondamentale anche nella lotta al terrorismo internazionale . Infatti, già nel Marzo del 202 l’ osservatorio internazionale di studi sul terrorismo aveva sottolineato come «La cooperazione bilaterale antiterrorismo tra Spagna e Marocco è di per sé un successo per il superamento delle precedenti difficoltà e l’ampia attuazione di misure e accordi al riguardo”. L’inchiesta sosteneva che “l’azione congiunta nella lotta alla radicalizzazione non è altrettanto definita e sviluppata come sul fronte giudiziario, di polizia e di intelligence”. Infatti, “nell’evoluzione di queste relazioni specifiche, si è passati dalla condivisione di dati su cellule o persone legate al jihadismo alla formazione di squadre congiunte e pattuglie miste di truppe spagnole e marocchine, pur non avendo quadri giuridici comuni, come nel caso tra i paesi europei . Il “cambio di paradigma” è avvenuto, secondo l’OIET, con la coincidenza tra “l’inizio della fine dell’ETA” e gli attentati di Casablanca nel 2003 e quello dell’11-M 2004 a Madrid, che ha aperto una “profonda riflessione in merito fallimenti in ambito preventivo, sia in ambito giudiziario, di polizia e di intelligence, sia nella lotta alla radicalizzazione”.
Questo modello di collaborazione potrebbe essere esteso e condiviso con altre Nazioni del Mediterraneo a partire dall’Italia. Il nuovo Governo italiano ha avviato importanti accordi con Paesi del Nord Africa, ora sarebbe opportuna una visita ufficiale del nostro Presidente del Consiglio in Marocco, per sugellare una collaborazione pari, se non superiore a quella della Spagna.

Marco Baratto

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