Advertisement

L’impatto di #ioleggoperchéLAB-NIDI: dotazione libraria aumentata del 50% in 250 nidi di aree disagiate della Lombardia e del Piemonte. Coinvolti nel progetto, a cura di AIE e Fondazione Cariplo, oltre 7000 bimbi e 1250 educatori

 

Advertisement

Educatori costretti, prima dell’iniziativa, a portarsi i libri da casa nel 70% dei casi

 

Presentata oggi alla Bologna Children’s Book Fair l’indagine a cura dell’Università di Bologna- Dipartimento Economia

e dell’Ufficio studi AIE

 

Bologna, 6 marzo – Servono più libri a disposizione di educatori e piccoli nei nidi per contrastare le diseguaglianze, specie nelle aree più disagiate del Paese. Grazie al progetto pilota #ioleggoperchéLAB-NIDI, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo, 250 nidi in aree fragili della Lombardia e delle province piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola hanno potuto far crescere la dotazione delle loro biblioteche del 50%, coinvolgendo oltre settemila bimbi e 1250 educatori in attività con e attraverso i libri. Un intervento puntuale in contesti di bisogno delle due regioni: il 70% degli educatori intervistati ha dichiarato infatti di utilizzare, prima del progetto, libri personali, portati da casa, per poter svolgere attività in aula. Sono solo alcuni dei risultati dell’indagine (la sintesi è in allegato), condotta dall’Università di Bologna – Dipartimento di Economia, a cura del prof. Antonello Scorcu, e dall’Ufficio studi AIE, presentati oggi, 6 marzo, alla Bologna Children’s Book Fair per documentare i primi esiti dell’iniziativa, che ha il supporto dell’Osservatorio bibliografico Nati per Leggere, dell’Università di Bologna e della Bologna Children’s Bookfair stessa: “Con questo progetto, insieme ad AIE, ci siamo rivolti al mondo dei più piccoli e lo abbiamo fatto andandoli a cercare in modo capillare – ha sottolineato il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti -. #ioleggoperchéLAB-NIDI ha sperimentato una nuova modalità di azione, a partire dall’idea che per accorciare le distanze sia necessario non tanto moltiplicare l’offerta, ma portare più opportunità dove ce ne sono meno. Per questo il progetto ha lavorato per individuare e coinvolgere proprio quei nidi che vedevano la presenza di famiglie in maggiore difficoltà e le ricerche sul suo impatto ci confermano che dove il contesto è più fragile lo sforzo deve essere maggiore. Ci auguriamo quindi che questa sperimentazione possa proseguire e ampliarsi: vogliamo continuare a creare valore per tutti i soggetti coinvolti, e generare conoscenza che permetta di intervenire sempre meglio per il futuro dei nostri bambini.”

“L’obiettivo – ha commentato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi – è stato quello di aiutare ad avvicinare i più piccoli ai libri e alla lettura, certi che i nidi siano una risorsa educativa preziosa e uno strumento fondamentale di contrasto alle diseguaglianze e di inclusione sociale. Servono libri per cambiare le cose, fin da piccolissimi, e ancora di più nelle aree disagiate. Questo progetto, possibile solo grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, sperimenta per la prima volta il modello di #ioleggoperché su un terreno inesplorato come quello dei nidi e grazie all’indagine condotta insieme all’Università di Bologna ci dice, fin d’ora, che il lavoro fatto ha un impatto. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fare da apripista per altri territori”.

#ioleggoperchéLAB-NIDI costituisce infatti uno spin off di #ioleggoperché, la grande iniziativa di AIE per il potenziamento delle biblioteche scolastiche che in sette anni ha portato quasi 2,5milioni di libri nelle scuole italiane: i 250 nidi selezionati da Fondazione Cariplo hanno partecipato a #ioleggoperché, ricevendo libri donati dalle famiglie durante la settimana del 5-13 novembre e acquistati nelle librerie del territorio gemellate, una dotazione di 10 libri, uguali per tutti, scelti dall’Osservatorio bibliografico di Nati per Leggere, e 11 video formativi, sempre a cura di Nati per leggere, ad uso di genitori ed educatori. I video sono stati messi a disposizione di tutti i nidi italiani sulla piattaforma ioleggoperche.it.

I libri presenti nei 250 nidi sono passati, grazie al progetto, da 11.238 (stima) a 16.417, con una crescita percentuale del 46,6%. Nel 66,3% dei casi sono stati usati per raccontare storie, nel 40,1% per permettere ai bambini di prendere confidenza con l’oggetto libro, per il 35,4% per imparare a riconoscere persone, animali, cose, per il 25,6% per associare le parole al loro significato/concetto, per il 19,2% per vedere le illustrazioni (erano possibili massimo due risposte).

 

Ai risultati positivi fanno da controcanto le evidenze delle dinamiche diverse dei 250 nidi rispetto all’adesione a #ioleggoperché: all’aumentare dei livelli di disagio in cui operava la struttura (i nidi sono stati suddivisi in 4 categorie, la 1 la più disagiata, la 4 meno), sono aumentate le difficoltà a ottenere sostegno: più di un nido su 4 (28%) nei nidi in territori maggiormente disagiati, e quindi in categoria 1, non ha infatti ottenuto nessun libro in dono nell’ambito di #ioleggoperché, percentuale che si è ridotta al 2,9% nei nidi di categoria 4.

L’impegno degli educatori sino ad ora ha insomma limitato gli effetti negativi nei territori più fragili. Tuttavia le differenze rimangono e ciò evidenzia un più generale problema strutturale che richiede risposte di natura politico-istituzionale.

 

Per saperne di più: https://www.ioleggoperche.it/ioleggoperche-lab/nidi

Per scaricare la cartella stampa clicca quì

 

Social

Facebook: @ioleggoperche – https://www.facebook.com/ioleggoperche/

Twitter: @ioleggoperche – https://twitter.com/ioleggoperche

Instagram: @ioleggoperche – https://instagram.com/ioleggoperche

YouTube: https://www.youtube.com/ioleggoperchévideo

 

Nella foto, da sinistra: Elena Pasoli (Bologna Chidren’s Book Fair), Ricardo Franco Levi (Presidente AIE), Giovanni Peresson (Ufficio studi AIE), Antonello Scorcu (Dipartimento di Economia, Università di Bologna), Chiara Bartolozzi (Fondazione Cariplo), Giovanna Malgaroli (Nati per Leggere)

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteALBERTO MORAVIA Non so perché non ho fatto il pittore (Cinema Massimo, 12 marzo – 31 maggio 2023)
Articolo successivoRohingya: Save the Children, il fuoco divampa nei campi profughi a Cox’s Bazar in Bangladesh pochi giorni prima dell’evento di finanziamento internazionale a Ginevra.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui