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“Excusatio non petita, accusatio manifesta”, vale a dire il notissimo proverbio di origine medievale, equivalente all’italiano “scusa non richiesta, accusa manifesta” è l’inconscia modalità di chi confessa a se stesso e agli altri, un “peccato” che altrimenti resterebbe saldamente ancorato sul groppone della coscienza. L’ultima scusa “social” non richiesta, è uscita su Instagram. Nella ricorrenza del 19 marzo, Nichi Vendola ha pubblicato un video dove  ha detto che “Oggi è la festa del papà, usata anche quest’occasione per fare polemica contro le famiglie arcobaleno, per dire che ci sono dei papà di serie A e dei papà di serie B. È curioso ricordare che oggi è San Giuseppe che è il simbolo, è l’icona della paternità. Peccato che San Giuseppe non fosse il papà biologico di suo figlio, fosse un papà sociale, un papà d’anima, un papà spirituale”. Outing rivelativo! Se Niki fosse stato sposato come Dio e natura comandano, cioè con una donna capace di generare vita, non si sarebbe appunto excusatio non petita, tirando addirittura in ballo il padre di Gesù. il confuso e blasfemo esponente di Sinista Italiana, nonchè teologo laureato al Confraternità della trippa, dovrebbe sapere che San Giuseppe non ha comprato nè ovuli, nè sperma, nè uteri di donne povere, per generare vita. Le bestemmie e i peccati contronatura possono essere perdonati, ma senza pubblico pentimento, il fetore del zolfo, si fiuta sull’orizzonte.

Gianni Toffali

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