I TEMPLARI DELLA CALABRIA PLAUDONO AL PROGETTO “LO SCRIGNO DI JAJA”, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE “JOLE SANTELLI”.
FALSETTA: “IN ITALIA NON SEMPRE LA GESTIONE NUTRIZIONALE DEL PAZIENTE ONOCLOGICO E’ APPROPRIATA”.
Esprimiamo il nostro plauso al progetto “Lo scrigno di Jaja”, promosso dall’Associazione Jole Santelli, contenente autentiche eccellenze agroalimentari calabresi, che sarà donato a circa duemila pazienti oncologici della provincia di Cosenza, nell’ambito delle strutture ospedaliere di Paola, Castrovillari, Corigliano-Rossano e Cosenza.
E’ un’iniziativa che aggiunge un tassello importante alla politica sanitaria della nostra Regione – dichiara il Gran Priore del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria l’Avv. Filomena Falsetta -, in quanto realizza un migliore approccio al paziente affetto da patologia oncologica, specie se consideriamo che in Italia, la gestone nutrizionale del paziente oncologico è molto variabile da regione a regione e non sempre la presa in carico e il supporto nutrizionale risultano appropriati.
La consapevolezza delle conseguenze negative della malnutrizione nel malato oncologico è, infatti, ancora molto scarsa sia tra gli operatori sanitari sia tra i pazienti, ma un corretto e consapevole impiego delle conoscenze e delle tecniche relative ad un’adeguata nutrizione clinica in questi pazienti avrebbe una ricaduta positiva, con un impatto certamente favorevole sugli esiti e sulla qualità di vita e sulla spesa sanitaria.
Pertanto, è indispensabile che la programmazione e l’organizzazione dei servizi siano in grado di garantire un percorso nutrizionale del paziente oncologico, che deve entrare a far parte di una valutazione multidimensionale del malato durante tutto il percorso terapeutico.
