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Milano Art Week 2023

 

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Inaugura oggi

la grande installazione luminosa dell’artista collettiva Claire Fontaine, Cancel patriarchy, nella Ground Hall di BASE Milano

Visibile fino all’1 settembre

 

Oggi, martedì 11 aprile ore 18

In collaborazione con Milano Arte Pubblica

Inaugurazione e talk ‘Dentro/fuori: dialoghi di arte pubblica’

Claire Fontaine presenta l’installazione Cancel patriarchy in dialogo con Flavio Favelli

che inaugura il dipinto murale I Trenta nel cortile tra MUDEC e BASE alla presenza dell’assessore alla Cultura. Modera Silvia Bignami

BASE, Via Bergognone 34

Ingresso libero

 

Mercoledì 12 aprile ore 19

IDEA, Incontro con Claire Fontaine al Volvo Studio Milano

Ingresso su prenotazione

 

www.base.milano.it
In occasione della Milano Art Week 2023, oggi, martedì 11 aprile alle ore 18 BASE Milano inaugura Cancel patriarchy, un’installazione luminosa site-specific dell’artista collettiva Claire Fontaine che sarà visibile fino all’1 settembre nella Ground Hall di ingresso del centro culturale di via Bergognone.

Claire Fontaine, Cancel patriarchy
L’installazione Cancel patriarchy è composta da due scritte LED di Claire Fontaine ricontestualizzate nella Ground Hall di BASE. Affermando che il patriarcato uccide (l’amore) e che siamo tutte donne clitoridee, l’artista ci regala parole che ci interpellano, ci sollecitano, ci provocano. La presenza del testo illuminato nello spazio cambia la nostra lettura della realtà e interagisce con i corpi che la attraversano. Il titolo Cancel Patriarchy evoca l’idea che l’invisibilizzazione dei colpevoli dei gesti di oppressione patriarcale vada applicata al patriarcato come forza sistemica, poiché non è la sua riforma, ma la sua abolizione a costituire l’orizzonte dell’artista.

 

L’installazione accoglie il pubblico con le frasi monumentali Patriarchy kills (love) e We are all clitoridian women, mettendo esplicitamente in discussione il nostro consueto contesto emotivo e sociale, e portando nello spazio architettonico questioni che mostrano quanto il personale sia politico. Il patriarcato infatti siamo noi, afferma l’artista, e sta a ciascuno e ciascuna sbarazzarsene partendo dai propri sentimenti e dal proprio bisogno d’amore e di vita insoddisfatto.

 

L’installazione è un omaggio a Carla Lonzi, in cui la donna clitoridea rappresenta il piacere rivoluzionario negato dall’oppressore, il soggetto imprevisto che, al di fuori delle griglie di lettura abituali della società, insorge e fa apparire nuove possibilità di libertà.

 

Claire Fontaine è un’artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Dal 2017 vive e lavora a Palermo. Il suo nome è uno pseudonimo che potrebbe essere il nome proprio di una donna francese ma si ispira in realtà celebre ready-made, l’orinatoio di Duchamp (Fontaine) e a una famosa marca di cartoleria francese (Clairefontaine). La pseudonimia crea uno spazio di desoggettivazione in cui gli artisti che adottano questo nome possono sperimentare in libertà, senza bisogno di sentirsi costretti dal loro genere, razza o classe di nascita.

 

Utilizzando diversi media – come scultura, pittura, video, scritte luminose e testi letterari e teorici – e rifiutando l’obbligo di adottare un vocabolario di forme riconoscibile nel proprio lavoro, Claire Fontaine predilige un approccio di ricerca sperimentale, una continua esplorazione, spesso servendosi del détournement e della citazione.

La pratica dell’artista, in continuità con le posizioni delle avanguardie storiche, non si focalizza sul genio individuale e l’eccellenza della singolarità, ma cerca l’attivazione delle forze e delle forme contenute all’interno della storia dell’arte, evidenziandone il potenziale politico. Secondo l’artista, infatti, esiste un valore d’uso delle immagini che consiste nel loro potere di smuovere i nostri corpi e i nostri pensieri, nell’illuminare il sensibile.

 

In questo senso, l’installazione Cancel patriarchy si lega alla tradizione della poetica visiva che ha animato varie voci dell’arte concettuale come quelle di Bruce Nauman e Barbara Kurger. L’uso che Claire Fontaine fa del linguaggio è sempre mirato a illuminare i rapporti di forza che ci condizionano e i compromessi che facciamo pur di non opporci alle forze che ci opprimono.

 

Costituendo un ponte tra la Milano Art Week e la Design Week, l’installazione Cancel patriarchy di Claire Fontaine si inserisce nell’ambito di un preciso spazio di racconto ed esposizione promosso da BASE Milano: We Will Design, un percorso di sperimentazione che va avanti tutto l’anno con residenze e scambi internazionali e che per il 2023 si sviluppa intorno all’acronimo I.D.E.A. – Inclusione, Diversità, Equità e Accessibilità. Quattro dimensioni e centinaia di intersezioni e sfumature che intrecciano la vita di quasi otto miliardi di persone sul pianeta di ogni genere, razza, età, abilità, cultura.

 

Proprio per questo l’installazione Cancel patriarchy rimarrà visibile nella Ground Hall dell’ex Ansaldo fino all’1 settembre diventando un vero e proprio landmark che rispecchia i valori su cui BASE sta focalizzando la propria attività di ricerca e sperimentazione multidisciplinare.
 

Claire Fontaine, Cancel patriarchy
Martedì 11 aprile ore 18

INAUGURAZIONE DELL’INSTALLAZIONE E TALK

Dentro/fuori: dialoghi di arte pubblica

con Claire Fontaine e Flavio Favelli, modera Silvia Bignami

BASE Milano in collaborazione con Milano Arte Pubblica

Via Bergognone, 34

Ingresso libero

 

Mercoledì 12 aprile ore 19

IDEA, INCONTRO CON CLAIRE FONTAINE AL VOLVO STUDIO MILANO

IDEA è un incontro intimo tra artisti e pubblico per conoscere da vicino la personalità di Claire Fontaine. L’incontro rientra in una serie di talk sul tema IDEA (Inclusion, Diversity, Equity, Access), aperti a cittadini, designer e studenti.

 

Ingresso su prenotazione

https://www.volvocars.com/it/l/eventi/2023/we-will-music/

 

Gli altri talk del Public Program di BASE su I.D.E.A.

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