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IL PUNTO   n. 911 del 26 maggio 2023

di MARCO ZACCHERA 

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SOMMARIO: La tragica alluvione in Romagna ha sottolineato anche tanti gesti di solidarietà e collaborazione politica che non vanno sciupati. A seguire qualche commento sull’opinione corrente degli italiani (e dei lettori) sulla guerra in Ucraina, sulle sfilate di Louis Vuitton sul Lago Maggiore e per la discesa in campo di DeSantis per le prossime elezioni presidenziali USA. Buona lettura!

 

ALLUVIONE E DINTORNI

C’è stato anche del buono nella disastrosa alluvione che ha colpito le zone di Ravenna, Forlì, Faenza e Cesena e – nella tragedia – dobbiamo anche sottolineare le cose positive.

In primis la spontanea dedizione di migliaia di giovani che, pala in mano, hanno subito cominciato a lavorare concretamente per aiutare la gente e sgombrare le fabbriche inondate. Una bella pagina di solidarietà, a sottolineare che c’è anche tanto di buono, di spontaneo e valido nelle nuove generazioni, troppe volte sottovalutate. Il secondo aspetto positivo è che tra governo e regione c’è stata – almeno per ora – unità di intenti, sottolineata anche pubblicamente dal governatore Bonaccini. E’positivo che sia così, a ricordare che davanti alla catastrofe contano poco (o niente) le divisioni di parte, così come conterà solidarietà ed unione per la ricostruzione. In questa prospettiva – a parte alcune incompatibilità pratiche e amministrative da risolvere – non vedrei nulla di male se il governo Meloni decidesse di affidare il commissariamento per le zone alluvionali (o almeno un co-commissariamento) proprio allo stesso governatore Bonaccini: un modo anche per sottolineare una rottura con i metodi e criteri passati, vedi i vari paracadutati politici messi ad occuparsi di terremoti e sciagure varie, non sempre molto competenti.

Ritengo sia comunque dovere di tutti dare una mano e personalmente credo più nelle concrete iniziative “di base” piuttosto che nelle grandi sottoscrizioni dall’incerto destino (avete mai avuto un minimo resoconto di come siano stati spesi i milioni di euro incassati dalla Protezione Civile per il COVID?!). Per questo suggerisco a chi volesse aiutare di farlo attraverso la Caritas di Forlì  che sta aiutando direttamente centinaia di persone in estrema difficoltà. IBAN: IT46O 03069 13298 1000 0000 7011. Grazie! (a chi vuole posso poi comunicare personalmente i nomi dei responsabili e maggiori dettagli sulle iniziative in corso). Una volta di più i romagnoli si sono comunque rimboccati le maniche e sono esempio di concretezza: grazie a tutti loro per come reagiscono, con tanta amicizia e solidarietà.

 

ARMI ALL’ UCRAINA

La settimana scorsa avevo chiesto ai lettori che cosa ne pensassero sull’invio delle armi in Ucraina. Un test assolutamente non scientifico poiché il campione è limitato e non rappresentativo e oltretutto non so cosa votino o come la pensino politicamente i miei lettori. Ho avuto una quarantina di risposte. Due lettori (P.V. e P.P.) sono assolutamente “pro” all’invio di armi in termini intransigenti, tre o quattro sono più tiepidamente favorevoli a continuare ad aiutare Zelensky e altrettanti sono propensi a farlo, ma solo chiedendogli di accettare subito in cambio un accordo, pena la fine degli aiuti. La netta maggioranza si è dichiarata però contraria a continuare nell’invio di armi, alcuni anche con parole sferzanti. In particolare mi ha colpito il numero delle persone che dichiarano di apprezzare la Meloni nel suo lavoro, ma sono assolutamente contrarie all’ attuale politica italiana verso l’Ucraina. Numerosi sono stati infatti quei lettori (in questo seguendo un po’ la mia linea) che in termini più o meno aspri sottolineano appunto una eccessiva dipendenza italiana alle posizioni UE e di Biden.

Se la mia è stata una raccolta di idee senza alcun criterio statistico valido, nei giorni scorsi è stata però pubblicata una indagine molto più approfondita effettuata da “Termometro Politico” (andate a leggere i dettagli, si tratta di un campione rappresentativo di 4200 casi). Da questo sondaggio appare come il 58,3% degli italiani sarebbe CONTRO l’invio di armi in Ucraina, mentre i favorevoli sarebbero il 40,3%. Da notare che i contrari sono aumentati – ma non di molto – rispetto all’anno scorso, salvo che tra gli elettori di FdI, più propensi di prima a continuare nelle forniture forse per la posizione assunta dalla Meloni.  Gli elettori di Renzi – con il record di quasi il 92% – sono comunque i più favorevoli alle forniture a Kiev, seguiti in percentuale dagli elettori PD (59%, ma un anno fa erano il 73,7%).  I più contrari sono invece gli elettori M5S (92,8%), della Lega (80,5%), a seguire quelli di Forza Italia (54,1%) e di FdI (50%). Nel partito della Meloni i pro e contro oggi infatti si bilanciano, rispetto al 62% di contrari alle forniture di un anno fa.

Unico commento: ma conviene alla Meloni non tener conto di una opinione così prevalente dell’elettorato? O, ancor più esplicitamente, è giusto che in una democrazia non si tenga conto del pensiero della maggioranza dei cittadini? Lascio la risposta alla coscienza di ciascuno di voi.

 

LOUIS VUITTON

Grande settimana di eventi sul Lago Maggiore dove Louis Vuitton ha presentato – nel magnifico palcoscenico naturale e storico dell’Isola Bella – la sua nuova collezione 2024. Un evento durato più giorni a cui hanno preso parte molti VIP di quel mondo ricco, rilucente ed opulento che può permettersi di pagare un abito o un accessorio più dello stipendio annuale di una persona normale nel mondo “occidentale” e non parliamo se del terzo e quarto mondo dove si campa (quando ci si riesce) con molto meno.

Certamente una bellissima cartolina promozionale per Stresa e tutto il Lago Maggiore, occasione per un vero e proprio maquillage di strade e giardini ancora più fioriti del solito e diventati una “vetrina” spettacolare, purtroppo un po’ rovinata dal maltempo. Comunque uno scenario fiabesco, rilucente, costato molti milioni di euro e riservato ad un gruppo ristretto di VIP, super-ricchi, super-imbucati e clienti importanti per la Casa parigina.

Con piacere, come residente sul Verbano, ho apprezzato lo show mediatico, la bellezza e la promozione collegata all’evento, ma come persona razionale e sicuramente modesta, esprimo però un mio profondo imbarazzo.

Penso al mondo in guerra o che lotta sotto il fango, a quelle sterminate folle anonime di povera gente che un lusso così non può neppure immaginarselo e – per contro – a chi può spendere invece migliaia di euro per abiti o borse dal valore intrinseco spesso infinitesimale, ostentate come segno di ricchezza.

Osservo e non giudico, ma resto triste, disorientato, incerto. Come può un mondo continuare così, tra super ricchi e super poveri? Pongo il problema alla coscienza di ognuno.

 

USA, DE SANTIS CONTROCORRENTE

Ron DeSantis, governatore della Florida, si è ufficiaklmente candidato alle primarie repubblicane per la “nomination” in vista della campagna elettorale verso la presidenza USA dell’anno prossimo.

In Italia l’annuncio della sua candidatura, tra i pochi che ne hanno parlato, è stato largamente accompagnato da scetticismo, preconcetti ed ironia.

Sky 24 parla di un candidato che “Cercherà di raccattare voti e soldi”: un evidente disprezzo preventivo verso chi – se Trump fosse minimamente consapevole dei suoi limiti – potrebbe diventare davvero il prossimo Presidente. Se infatti DeSantis fosse alla fine ufficialmente il candidato repubblicano sarebbe un vero spauracchio per i democratici a rischio di sconfitta opponendo al prorompente e giovane governatore la spenta figura di Biden.

Sicuramente DeSantis (tra l’altro pochi sanno che tutti i suoi nonni e bisnonni, sia da parte di padre che di madre, erano immigrati italiani) è stato capace di trasformare il suo Stato sviluppandolo e ottenendo grandi successi, per esempio opponendosi al lockdown generalizzato ai tempi del Covid e riscuotendo così molte simpatie elettorali non solo tra i repubblicani e anche tra quegli americani non di sinistra ma stufi delle piazzate alla Trump.

Un personaggio da seguire con attenzione, ma il mondo dell’informazione italiana è largamente dominato dai democratici USA ed italici, quindi… Sarà comunque una lunga ed appassionata campagna elettorale

 

UN AUGURIO DI BUONA SETTIMANA A TUTTI                                   MARCO ZACCHERA

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