Advertisement

Associazioni e organizzazioni armene in Italia ribadiscono la piena vicinanza al popolo della repubblica di Artsakh (Nagorno Karabakh) la cui sorte è altamente minacciata dalla pulizia etnica “soft” messa in atto dall’Azerbaigian a partire dalla fine della guerra del 2020.
Attese le aspirazioni europee per una pace regionale, ritengono sia doveroso puntualizzare alcuni aspetti.

In particolare:

Advertisement

–        Incoraggiano gli sforzi della Repubblica di Armenia al fine di raggiungere una pace definitiva con gli Stati confinanti.

–        Sottolineano la necessità che qualsiasi negoziato e qualsiasi trattato sia ancorato al rispetto della storia armena e, nello specifico, la memoria del genocidio del 1915 e la lotta di indipendenza dell’Artsakh.

–        Ritengono per niente “affidabile” la leadership dell’Azerbaigian che in passato ha ripetutamente disatteso la parola data, non ha rispettato accordi e ha ignorato risoluzioni internazionali e sentenze della Corte Internazionale di Giustizia.

–        Guardano con preoccupazione alle ripetute minacce rivolte dal presidente azero Aliyev alla nazione armena e da ultimo quelle indirizzate alle istituzioni e al popolo dell’Artsakh che ben evidenziano le intenzioni dell’Azerbaigian sul futuro della regione e sul trattamento riservato alla popolazione locale.

–        Ribadiscono che MAI alcun accordo potrà essere firmato con l’Azerbaigian senza l’esplicito riconoscimento del diritto all’autodeterminazione dell’Artsakh, non essendo sufficiente un generico invito al rispetto dei diritti della popolazione armena da parte di uno Stato che ha fatto della “armenofobia” la propria politica nazionale.

–        Esprimono solidarietà agli armeni dell’Artsakh che dal 12 dicembre sono isolati dal resto del mondo a causa dell’illegale e criminale blocco azero del corridoio di Lachin (Berdzor), unico collegamento fra Stepanakert e l’Armenia.

–        Sollecitano le istituzioni internazionali affinché, prioritario a qualsiasi negoziato, vi sia lo sblocco della comunicazione attraverso il Corridoio nonché la riattivazione della fornitura di energia elettrica e gas.

–        Sottolineano l’enorme danno ambientale che l’azione azera sta determinando nella regione.

–        Invitano il governo italiano, nel rispetto della propria politica commerciale ed energetica con il partner azero, ad agire con dignità politica da Paese democratico e membro del G7 e con incisività diplomatica verso l’Azerbaigian per indurlo a rimuovere il blocco, cessare le minacce e gli atti di ostilità verso la popolazione dell’Artsakh (Nagorno Karabakh) e dell’Armenia.

–        Condannano la non disinteressata attività di lobbying da parte di alcuni politici italiani a favore dell’Azerbaigian, ossia di una delle peggiori dittature al mondo, agli ultimissimi posti nelle graduatorie mondiali sulla libertà di informazione e rispetto dei diritti civili e politici nonché ai primissimi posti per attività di corruzione.

–        Si riservano prossime iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica italiana.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteAccoltellamento dell’insegnante e minaccia ai compagni: il commento dello psichiatra
Articolo successivoPapeete Beach & Villapapeete Milano Marittima (RA): weekend del 2 giugno tra beach party, sunset rituals, dinner show… con la musica di Samuele Sartini e Damante

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui