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UN CONSIGLIERE DOVREBBE ASCOLTARE GLI ISCRITTI, METTERSI AL LORO SERVIZIO E TUTELARE I LORO DIRITTI.
GIORGIA CELLETTI E ROBERTO NICODEMI

ROTTAMAZIONE QUATER E DEBITI PREVIDENZIALI.
REGOLARIZZAZIONE SPONTANEA
E CAMERA DI CONCILIAZIONE
– INFO N° 580 –
A cura degli Avv. Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti

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Cari colleghi,
nel ricordarvi che i debiti previdenziali iscritti a ruolo dalla Agenzia delle entrate possono essere oggetto di rottamazione quater, da presentare entro il 30 giugno 2023, con la decurtazione delle sanzioni e degli interessi, Vi rammentiamo anche la possibilità di richiedere la regolarizzazione spontanea ex art. 76  del Regolamento Previdenza ed  usufruire della Camera di Conciliazione per i debiti previdenziali non in cartella esattoriale.
Viene così creata una nuova opportunità per pagare i debiti previdenziali, a condizioni favorevoli, a fronte di valide motivazioni che giustifichino i mancati versamenti dei contributi nelle scadenze canoniche.
Al fine di rendervi edotti della novità Vi riportiamo il comunicato stampa della Cassa Forense.

NASCE LA CAMERA DI CONCILIAZIONE DI CASSA FORENSE

Diventa operativa la Camera di Conciliazione, istituita da Cassa Forense per favorire la risoluzione amichevole delle controversie sulle sole sanzioni per il mancato adempimento degli obblighi dichiarativi e/o contributivi.

L’istituto permetterà agli iscritti di chiedere l’annullamento o la riduzione delle sole sanzioni di importo complessivo superiore ad € 300,00 ricorrendone giusti e comprovati motivi.

La domanda di conciliazione deve essere presentata avverso l’accertamento definitivo della sanzione ex artt. 74 e 76 Regolamento Unico della Previdenza e prima che lo stesso sia trasmesso per l’iscrizione al ruolo o che la Cassa abbia avviato una procedura di recupero giudiziale o che l’istante abbia adito la Giunta Esecutiva o l’Autorità Giudiziaria.

La domanda può essere proposta a condizione che sia intervenuta la preventiva regolarizzazione dell’inadempienza anche mediante rateazione.

Il procedimento di conciliazione si svolge nel rispetto del principio del contraddittorio tra la Cassa e il soggetto richiedente.

I ricorrenti dovranno motivare e documentare le ragioni per cui non hanno potuto ottemperare agli obblighi contributivi.

La Camera di conciliazione è costituita da più Collegi.

Ogni Collegio è composto da tre membri, designati dal C.d.A. di Cassa Forense tra avvocati di comprovata esperienza in materia che non siano componenti in carica di organismi forensi. Nessun compenso è previsto a favore dei membri del Collegio.

Il Collegio, qualora ritenga sussistenti e fondati motivi di equità, formula proposta conciliativa.

In caso di raggiungimento dell’accordo viene redatto verbale di conciliazione che ha effetto transattivo di tutti i precedenti e preclude il ricorso amministrativo e giudiziario.

In caso di rigetto, non raggiungimento dell’accordo o mancato rispetto dei termini dell’accordo, l’istanza di conciliazione non potrà essere riproposta.

Uno strumento agile che faciliterà i rapporti tra l’iscritto ed il suo Ente Previdenziale.

cassaforense MODULO DOMANDA:

Con la speranza di svolgere nel migliore dei modi il nostro ruolo di rappresentanti di categoria e salvi eventuali errori, sempre compiuti in buona fede, rimaniamo a vostra disposizione per ogni eventuale, ulteriore info, anche al numero 3286928765.
Con l’impegno di sempre.
Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti🥰🥰

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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