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Il Belgio va verso un divieto all’importazione di trofei di caccia 

per proteggere la fauna selvatica 

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BRUXELLES/ROMA (18 luglio 2023) – Il Consiglio dei Ministri del Governo federale belga ha approvato il 14 luglio una proposta legislativa per l’introduzione di un divieto di importazione di trofei di caccia ottenuti da specie animali in via di estinzione, presentata da Zakia Khattabi, Ministro del Clima, dell’Ambiente, dello Sviluppo sostenibile e del Green Deal.

Il progetto di legge del ministro fa seguito al voto unanime del Parlamento federale del Belgio, che nel marzo 2022 ha appoggiato una risoluzione che chiedeva al Governo di porre un freno al rilascio di permessi di importazione di trofei per un’ampia lista di specie minacciate e in pericolo. Tra queste l’ippopotamo, il rinoceronte bianco meridionale, l’elefante della savana africana, il leone, l’orso polare e la pecora argali che ancora oggi vengono uccisi per divertimento dai cacciatori di trofei. La tutela applicata dalla risoluzione si estende anche a tutte le specie elencate nell’Allegato A, insieme ad alcune specie dell’Allegato B, del Regolamento (UE) 338/97 sulla protezione delle specie di flora e fauna selvatiche.

Il deputato Kris Verduyckt (Vooruit, Socialisti fiamminghi), promotore della proposta legislativa per vietare le importazioni di trofei di caccia nel 2020 e proponente della suddetta risoluzione, ha dichiarato: “Sono contento che questo duro lavoro stia dando i suoi frutti. Il Ministro Khattabi sta traducendo la mia proposta in un disegno di legge e l’intero Consiglio dei Ministri la approva. È ora di iniziare a proteggere davvero le specie in via di estinzione. I cacciatori di trofei preferiscono uccidere gli animali più grandi e forti, la cui perdita contribuisce alla frammentazione e al declino delle popolazioni animali”.

Humane Society International/Europe (HSI/Europe), che da tempo si batte contro l’importazione di trofei di caccia ottenuti da specie in via di estinzione, ha lodato la decisione del Governo belga. Ruud Tombrock, Direttore Esecutivo di HSI/Europe, ha dichiarato: “Accogliamo con favore che la risoluzione unanime del Parlamento sia stata tradotta in azione legislativa e attendiamo di poter apprenderne nel dettaglio i contenuti una volta pubblicata. Il Belgio sta facendo da apripista ad altri Paesi europei che, forti delle richieste dei loro cittadini, si stanno attivando per consegnare l’importazione di trofei di caccia alla storia. Il prossimo passo necessario è l’introduzione di un divieto a livello europeo, che rifletta ancora una volta la volontà dei cittadini di tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea”.

Negli ultimi 16 mesi HSI/Europe ha lavorato con Membri del Parlamento belga per garantire che la risoluzione unanime fosse tradotta in legge e approvata. Deputati di diversi partiti politici hanno interloquito con il Ministro dell’Ambiente Khattabi e una recente risposta a un’interrogazione parlamentare del deputato Jan Briers (CD&V, cristiano-democratici fiamminghi) ha rivelato che il Ministero ha smesso di rilasciare permessi per l’importazione di trofei animali solo da metà marzo 2023, un ritardo che ha indignato molti di loro.

L’approvazione, storica, del Governo belga alla proposta di legge che vieta le importazioni di trofei di caccia, fa eco alle opinioni fortemente condivise dalla popolazione. Un sondaggio di Ipsos del 2020, commissionato da HSI/Europe, ha dimostrato che il 91% degli intervistati si oppone alla caccia al trofeo e l’88% è favorevole al divieto di importare qualsiasi tipo di trofeo di caccia.

Questo sentimento non è limitato al Belgio, bensì condiviso in tutto il continente europeo. Un sondaggio paneuropeo del 2023, condotto da Savanta ComRes in tutti i 27 Stati Membri dell’UE per conto di HSI/Europe, ha evidenziato il rifiuto da parte del pubblico per la caccia al trofeo. L’83% degli intervistati si è opposto fermamente a questa pratica, mentre solo il 6% si è dichiarato favorevole. La stragrande maggioranza si aspetta l’adozione di misure forti contro la caccia al trofeo, con una forte percentuale (74%) che si schiera a favore di un divieto di importazione a livello nazionale e un sostegno simile per un divieto a livello europeo (73%). I risultati del sondaggio sottolineano una profonda e crescente preoccupazione dell’opinione pubblica europea, evidenziando l’urgenza e l’importanza della conservazione della fauna selvatica e della protezione delle specie minacciate.

Con l’approvazione di questa proposta legislativa, il Belgio ha fatto eco all’urgente appello dei cittadini europei, unendosi alla schiera di altri Stati Membri come i Paesi Bassi, la Francia e la Finlandia, che hanno attuato varie tipologie di divieti e restrizioni sull’importazione di trofei di caccia. La mobilitazione contro la caccia al trofeo sta accelerando in tutto il continente europeo, con nazioni come il Regno Unito, la Germania, l’Italia e la Polonia attualmente coinvolte in discussioni per introdurre divieti.

Martina Pluda, Direttrice per l’Italia di Humane Society International/Europe, afferma: “È giunto il momento anche per il Governo italiano di ascoltare la voce dei cittadini e seguire l’esempio di altri Stati Membri dell’UE, come il Belgio, che hanno preso le distanze dall’uccisione, oggettificazione e importazione di animali a rischio e in via di estinzione. Una proposta di legge per vietare l’importazione, esportazione e ri-esportazione dei trofei di caccia di animali appartenenti a specie protette è già stata presentata alla Camera dei Deputati, sia nella scorsa che nell’attuale legislatura. È necessario che gli iter parlamentari di discussione e approvazione vengano velocizzati in modo che l’Italia prenda al più presto le distanze da questa pratica crudele ed anacronistica, seguendo oltretutto la strada tracciata dal Parlamento Europeo che in una risoluzione adottata a maggioranza nel 2022 ha chiesto di vietare le importazioni di trofei nell’UE.  È ora per l’Italia di schierarsi dalla parte della fauna selvatica e agire con responsabilità per tutelarla!”

Approfondimento sulla caccia al trofeo:

– Nel maggio 2016 i Paesi Bassi hanno introdotto un divieto di importazione di trofei di caccia per oltre 200 specie in base all’allegato A del Regolamento (UE) 338/97 relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio e di specie minacciate di estinzione. Il divieto di importazione si applica anche alle seguenti specie dell’Allegato B: rinoceronte bianco, ippopotamo, elefante africano, muflone (pecora selvatica del Caucaso), leone e orso polare. In totale sono 200 le specie animali interessate dal divieto.

– Nel 2015 la Francia ha vietato l’importazione di trofei di leone. Nel 2023 è stato presentato un progetto di legge che mira a “bloccare il rilascio di permessi di importazione per i trofei di caccia di alcune specie a rischio”.

– L’importazione di trofei di caccia in Finlandia è limitata dal giugno 2023. La nuova legge sulla conservazione della natura include una disposizione che vieta l’importazione di singoli animali o di loro parti per le specie più minacciate a livello mondiale dal commercio internazionale e provenienti da Paesi al di fuori dell’UE.

– Nel Regno Unito, nel marzo 2023, i legislatori britannici della House of Commons hanno approvato un divieto di importazione di trofei di caccia per 6.000 specie a rischio, che lo rende uno dei più severi al mondo. Il testo è ora in discussione alla Camera dei Lord.

– In Germania il Ministro dell’Ambiente Steffi Lemke (Verdi) ha annunciato l’intenzione di limitare l’importazione di trofei di caccia di specie animali protette. La Germania ha posto fine alla propria adesione al Consiglio internazionale per la conservazione della selvaggina e della fauna selvatica (CIC) nel 2022.

– In Italia, nel 2022, è stata presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge volta a vietare l’importazione, l’esportazione e la riesportazione, da e verso l’Italia, di trofei di caccia ottenuti da animali protetti dalla CITES. Dopo la caduta del Governo e le elezioni, nel 2023 la stessa proposta di legge è stata nuovamente presentata in Parlamento.

– In Polonia, un disegno di legge promosso dal Vicepresidente del Sejm, uno dei due rami del Parlamento polacco, ha raggiunto la fase di discussione in commissione questo mese e ulteriori progressi sono previsti ad agosto 2023.

– La caccia al trofeo di specie in pericolo rappresenta una grave minaccia per gli sforzi di conservazione e per il patrimonio naturale mondiale. I cacciatori di trofei mirano ad uccidere gli animali più grandi e forti, la cui perdita provoca il declino della popolazione. Le specie colpite, come gli elefanti africani, i leoni, i rinoceronti e i leopardi, sono già a rischio di estinzione e svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento di ecosistemi e biodiversità sani. La perdita di questi animali non solo altera i delicati equilibri ecologici, ma erode anche il significato culturale e storico. Molte specie svolgono ruoli importanti nei loro ecosistemi e la loro eliminazione può avere effetti a cascata su altri animali selvatici, sulla vegetazione e sulla salute generale dell’ecosistema.

– L’UE è il secondo più grande importatore di trofei di caccia dopo gli Stati Uniti, come ha evidenziato un rapporto di Humane Society International/Europe del 2021. Si tratta di una media di 3.000 trofei importati nel periodo tra il 2014 e il 2018.

– Le 10 specie più importate nell’UE come trofei sono: zebra di montagna di Hartmann (Equus zebra hartmannae) (3.119), babbuino Chacma (1.751), orso nero americano (Ursus americanus) (1.415), orso bruno (1.056), elefante africano (952), leone africano (Panthera leo) (889), leopardo africano (Panthera pardus) (839), ippopotamo (Hippopotamus amphibius) (794), caracal (Caracal caracal) (480) e lechwe rosso (Kobus leche) (415).

– L’UE è stata il maggior importatore di trofei di ghepardo (Acinonyx jubatus) con 297 trofei di ghepardo importati nell’UE durante il periodo in esame.

– Il Belgio è il 13° importatore di trofei di caccia di specie protette a livello internazionale in Europa.

– Poco prima del voto della risoluzione, l’anno scorso, Animal Rights Belgium, un’altra organizzazione che si batte contro l’importazione di trofei di caccia in Belgio, ha consegnato una petizione con 37.000 firme a sostegno del divieto al Ministro federale dell’Ambiente, Zakia Khattabi.

 

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