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Scuola – Valditara, ministro dell’istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24: Con il 5 in condotta si verrà bocciati o non ammessi alla maturità

“Credo che dobbiamo riportare nelle scuole la cultura del rispetto e dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti. Bisogna farlo non soltanto partendo dal contratto, non soltanto partendo dalla difesa legale che noi abbiamo messo a disposizione dei docenti da parte dell’avvocatura dello stato, ma anche facendo valere di più la condotta. Nelle scuole secondarie di primo grado il voto di condotta tornerà a fare media, nelle scuole superiori invece influirà sui crediti per la maturità. Il 6 in condotta comporterà l’essere rimandati a settembre, ed essere quindi interrogati sui valori di cittadinanza, sulla costituzione, su quella che si definisce educazione civica in senso lato. Infine, abbiamo cambiato radicalmente l’istituto della sospensione, prima essere sospesi significava stare a casa, quindi meno scuola. Io ritengo invece che il bullo, chi ha violato determinate regole di comportamento debba fare più scuola, se si tratta di sospensioni brevi si è sospesi dalla classe e non dalla scuola e quindi si faranno approfondimenti, si studierà di più in quella scuola. Se invece si tratta di sospensioni per fatti più rilevanti, ci saranno queste attività di cittadinanza solidale, i cosiddetti lavori socialmente utili, a seguito di convenzioni con ospedali, mense per poveri, Caritas. Vogliamo che il ragazzo sia consapevole dei valori di solidarietà e partecipazione ad una comunità. Il 5 in condotta determinerà la bocciatura e la non ammissione alla maturità”. Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24.  

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Scuola – Valditara, ministro dell’istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24: Difficile cambiare maturità come è oggi

“L’esame di maturità si può certamente migliorare sull’orale. Sulle prove scritte francamente avrei difficoltà ad immaginare soluzioni diverse, si può fare una riflessione. Mi ha fatto anche piacere leggere alcuni elaborati di studenti per capire loro che cosa ne pensano di questa maturità, perché forse bisognerebbe anche avviare un confronto con i docenti, con le associazioni studentesche per capire cosa seriamente che cosa si può migliorare in questo esame. Però dobbiamo avere il coraggio di una valutazione che non faccia sconti laddove i debiti formativi sono oggettivamente rilevanti”. Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24.  

 

Scuola – Valditara, ministro dell’istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24: Dobbiamo riunire la scuola del nord e quella del sud

“I dati Invalsi 2023 mi fanno dire che è inaccettabile che l’Italia sia spaccata in due e che noi dobbiamo intervenire finalmente in modo deciso, in modo forte per riunione l’Italia. Come? È evidente che i dati Invlasi ci dicono che i ragazzi di alcune aree del paese non hanno le stesse opportunità formative di altri di altre aree più avvantaggiate. Da qui l’idea di ‘un’Agenda Sud’ che partirà già da settembre. 240 scuole nel mezzogiorno, 240 scuole che per alcuni indicatori, individuati da Invalsi, presentano criticità. Interverremo con più docenti in quelle scuole, in particolare nelle materie critiche come italiano, matematica, inglese, estensione del tempo scuola, docenti particolarmente formati che seguiranno il percorso di formazione e anche i risultati ottenuti da queste scuole, docenti pagati per l’attività extracurriculare, coinvolgimento delle famiglie, insomma 10 punti di intervento. E’ la prima volta che succede in Italia per aggredire la dispersione scolastica, già a partire da settembre”. Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, a 24 Mattino su Radio 24.  

 

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