Advertisement

Dove finiscono i finanziamenti esteri al Governo moldavo?

 

Advertisement

di Gualfredo de’Lincei

 

Il presidente moldavo Maia Sandu sta cercando di seguire le buone maniere e, a quanto pare, sta facendo il possibile per rendere trasparente l’utilizzo degli aiuti ricevuti a sostegno del bilancio della Repubblica e della realizzazione degli incomprensibili progetti occidentali.

 

Recentemente, il Ministero delle Finanze ha seguito il flusso e lo “sviluppo” del denaro proveniente delle sponsorizzazioni europee, ma nessuno, né il governo né le autorità locali, sono riusciti a chiarire la destinazione di questi soldi, i risultati ottenuti e chi ne ha tratto vantaggio.

 

A dire il vero il portale del Governo moldavo contiene, effettivamente, delle informazioni sui sostegni finanziari ricevuti dall’estero. Il 24 giugno è stato riportato che, dall’inizio di quest’anno, sono stati riscossi 3.814 milioni di euro, per finanziare 625 progetti, ma solo 1.826 milioni di euro sembrano regolarmente trasferiti e utilizzati per questi scopi.

 

Chi si è preso il brigoso onere di tenere monitorato il portale governativo, ha conservato i dati riportati il 17 giugno 2022, dai quali risulta che la Moldavia aveva incassato dall’estero 5.404 milioni di euro, per finanziare 2.254 progetti. Solo 3.781 milioni di euro, però, sono stati destinati per gli obiettivi previsti.

 

Più di un miliardo e mezzo di euro mancherebbero all’appello. Una differenza notevole che ha subito attirato l’attenzione, anche perché tradotta in moneta locale si parla di 31,6 miliardi di Lei. Una montagna di denaro che non può essere svanita nel nulla.

 

Gli aiuti finanziari e i prestiti ricevuti dal Governo moldavo sono divisi in categorie: sostegno al bilancio, la cosiddetta assistenza tecnica e il finanziamento diretto dei progetti.

 

L’assistenza tecnica è definita da un decreto governativo e riguarda il trasferimento, da parte di sponsor e finanziatori, di speciali conoscenze, tecnologie, metodologie e metodi nell’ambito di progetti e/o programmi. Che poi si scopre essere un mero flusso di denaro da sovvenzioni e prestiti.

 

Dal 2012, sponsor e istituti di credito, con il pretesto dell’assistenza tecnica, hanno spudoratamente distolto, dagli importi versati al governo moldavo, 857 milioni di euro, destinandoli a se stessi, sotto forma di prestiti o aiuti finanziari. Si tratta del 22,7% di tutte le erogazioni.

 

In base alle informazioni riportate sul portale del coordinatore del Ministero delle Finanze, 1.573 milioni di euro (41,7%) sono stati utilizzati per sostenere il bilancio e 1.241 milioni di euro (32,9%) sono stati utilizzati direttamente per i progetti.

 

Il compito di coordinamento e gestione degli aiuti provenienti dall’estero, che, in base al decreto governativo dovrebbe svolgere il Ministero delle finanze, comporta precise attività, procedure e meccanismi per un’efficace pianificazione e utilizzo dei fondi. Tutto questo serve a massimizzare l’impatto delle elargizioni sullo sviluppo socio-economico e democratico della Repubblica moldava.

 

Nel decreto sono stabilite precise valutazioni e analisi dei risultati raggiunti, derivanti dai denari ricevuti. Tuttavia, non si riesce a trovare nulla di questo sul portale governativo e nemmeno sui siti del ministero delle Finanze o dei ministeri e dipartimenti che hanno utilizzato queste somme. Non sono reperibili notizie su chi e quanto hanno speso negli anni precedenti.

 

Dalla mancanza di questi dati, peraltro necessari e obbligatori per legge, si potrebbe dedurre che, dal cosiddetto aiuto, gli sponsor e i creditori abbiano approfittato e possano approfittare ancora. Nonostante la situazione sia torbida, né l’ufficio del Procuratore anticorruzione, né il Procuratore della Repubblica hanno deciso d’indagare su questioni di così vasta portata.

 

Come se non bastasse, si scopre che nel paese mancano anche specialisti finanziari e bancari. Nel 2020, infatti, durante una conferenza stampa, il Procuratore generale, Alexander Stoianoglo, aveva dichiarato di riconsiderare il caso di un furto miliardario, ma non avendo specialisti economici alle dipendenze del suo ufficio si era rivolto al Governatore della Banca moldava per farsi aiutare. La sorpresa è stata nello scoprire che nemmeno qui esistevano professionisti di questo genere.

I cittadini moldavi possono quindi dormire sonni tranquilli, i loro soldi sono certamente in mani sicure … sempre che poi si riescano a ritrovare queste mani.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteLAVAGNA BUSKING CONTEST: DECRETATI I 6 FINALISTI DELL’UNICO CONTEST ATTIVO IN ITALIA PER MUSICISTI DI STRADA
Articolo successivoIl ritmo di New Orleans a Civitella in Val di Chiana con i Cambria Funky Style

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui