Advertisement

Niger: la Cgil condanna il colpo di stato militare e auspica elezioni democratiche

 

Advertisement

Roma, 9 agosto – La Cgil condanna il colpo di stato militare che il 26 luglio 2023 ha rovesciato il governo democraticamente eletto di Mohamed Bazoum e auspica che venga immediatamente intrapresa la strada della diplomazia per riportare il rispetto dello stato di diritto, scongiurare un nuovo conflitto armato che arrecherebbe danni incalcolabili ad una delle popolazioni fra le più povere al mondo. L’Africa e il mondo intero non possono permettersi un altro conflitto armato.

 

In questo periodo di transizione, restiamo a fianco del popolo nigerino, comprendendone le richieste di democrazia, giustizia sociale e indipendenza dalle ingerenze esterne di matrice neocoloniale.

 

Consideriamo inaccettabili i ricatti da parte di Paesi occidentali che vedono sussidi economici dipendere da processi di esternalizzazioni delle frontiere. A tal proposito, ricordiamo la presenza del deposto primo ministro nigerino al Summit del cosiddetto “Rome process” organizzato dal Governo italiano il 23 luglio a Roma.  Tali politiche securitarie e di esternalizzazione delle frontiere hanno fomentato ulteriori disuguaglianze, povertà, lavoro forzato, minorile e le più gravi forme di sfruttamento.

 

La CGIL inoltre esprime una forte preoccupazione per gli slogan pro-russi ampiamente intesi nelle manifestazioni di questi giorni a Niamey. La Russia si contraddistingue da anni per gravi violazioni dei diritti umani e sindacali e per aver aggredito con una guerra sanguinosa l’Ucraina. Ribadiamo che la strada maestra è quella della diplomazia, auspicando che il governo transitorio crei le condizioni per elezioni governative democratiche il prima possibile.

 

La CGIL estende la sua piena solidarietà alle organizzazioni sindacali nigerine e in particolare all’USTN (Union Syndicale des Travailleurs du Niger), con la quale – tramite la ONG Nexus – realizziamo progetti di cooperazione per garantire protezione e maggiori diritti alle popolazioni migranti, con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS). La CGIL esprime gratitudine e apprezzamento per l’assistenza in loco fornita dall’Ambasciata italiana a Niamey nel garantire una veloce messa in sicurezza di tutto lo staff locale di progetto e tutti i concittadini italiani nel Paese.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteCondizione giuridica delle minoranze etno-linguistiche
Articolo successivoMigranti: Cgil, cordoglio non basta più, cambiare politiche

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui