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Una nuova stagione, cinque anni di passione, tenacia, entusiasmo e un invito a ricordare che il Teatro si fa “insieme”. Il 13 ottobre fACTORy32 riapre le porte per una nuova programmazione all’insegna della drammaturgia originale contemporanea, accompagnata da grandi autori classici e ricca di artisti affermati. Un inno a Milano e a figure importanti per la nostra città

fACTORy32 festeggia i suoi primi cinque anni con una nuova emozionante stagione. Dal 13 ottobre al 19 maggio, il palco di via Watt ospiterà 11 spettacoli per un lungo viaggio illuminato dalla fresca energia di inedite drammaturgie contemporanee, dall’intensità di grandi autori come Harold Pinter, Anton Čechov o Stefan Zweig e da un weekend dedicato a Milano e alla straordinaria sensibilità di due figure che la rappresentano.

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C’era una volta un magazzino di tappeti rinato teatro e ripartito verso una nuova vita grazie alla forza di un sogno. Un ex-deposito che con passione, determinazione e dedizione è pian piano diventato una fabbrica teatrale milanese dal sapore internazionale e un punto di riferimento per tutto un quartiere, fondendo la propria energia con quella di una comunità sempre più grande.

“Non a caso il motto che accompagna la nuova stagione fACTORy32 è proprio ‘Together’, perché il Teatro si fa grazie a tutti coloro che lo nutrono con la propria passione, si fa insieme”. Queste le parole con le quali la direttrice e fondatrice Valentina Pescetto spiega la volontà di dedicare questa nuova stagione a tutto il pubblico. A tutti gli spettatori che hanno scelto fACTORy32 in questi anni di avvio e a tutti quelli che lo sceglieranno in futuro, perché parte della magia del Teatro è proprio la forza inimitabile di quello scambio di emozioni tra palcoscenico e platea.

Una stagione che dedica ampio spazio alla drammaturgia inedita contemporanea ospitando nel programma spettacoli come “Questo Mondo e Quell’Altro”, commedia brillante in prima nazionale di Francesco Brandi o “Annunciazione”, testo intenso e profondo, finalista ai premi Hystrio 2019 e Scintille 2020. Accanto a questi, “Quando Arriva Briseide”, testo fortemente attuale, che ha vinto la seconda edizione del concorso Passi Teatrali per la drammaturgia contemporanea e “I Bambini Salvano La Terra”, uno spettacolo dai 6 ai 100 anni.

Ad arricchire il cartellone anche la forza di grandi autori classici e di opere come “Una Specie Di Alaska” di Harold Pinter, “Reparto N.6” tratto da Anton Čechov e la nuova produzione di fACTORy32, “Paura” di Stephan Zweig. Quest’ultima una realizzazione fortemente voluta dalla direttrice artistica, tanto da pensare a una trilogia dedicata all’autore per i prossimi tre anni di fACTORy32. Un piccolo viaggio a tappe alla scoperta di uno scrittore molto divulgato al cinema, ma troppo poco spesso portato a teatro.

Nella nuova stagione del teatro di via Watt ci sarà uno spazio speciale per Milano, la città che da sempre fa da casa a fACTORy32. Un weekend meneghino con due spettacoli dedicati ad altrettante figure simbolo della città: Giorgio Gaber e Alda Merini. Un fine settimana che saluterà l’inizio della primavera con “Da Gaber A Gaber” della compagnia Odemà e “Senza Filtro – uno spettacolo per Alda Merini” degli Eccentrici Dadarò.

Non mancheranno inoltre spettacoli tratti da grandi autori contemporanei come José Saramago, che tornerà insieme alla compagnia Odemà ad aprire la stagione di fACTORy32 con “Mea Culpa”. Oltre a questo anche “Circe – Una Storia Nuova”, tratto dal best seller di Madeline Miller.

Insieme all’estro degli autori, sul palco della “fabbrica teatrale” di via Watt si daranno il cambio tanti grandi professionisti, nomi noti nel mondo del Teatro, personalità che sono sinonimo di qualità ed emozioni come Chiara Arrigoni, Francesco Brandi, Gabriele Calindri, Loris Fabiani, Monica Faggiani, Francesco Leschiera, Alberto Oliva, Rossella Rapisarda e molti altri ancora.

“Tanti ingredienti diversi, tutti egualmente preziosi, che mescolati insieme compongono una stagione che è uno spaccato della realtà odierna e al tempo stesso una riflessione su dove siamo e dove stiamo andando”, conclude Valentina Pescetto.

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