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I POPOLARI DEL MOVIMENTO NOI

 

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Movimento NOI, economie del turismo: a Cosenza fallisce l’estate della città d’arte.

 

Cosenza, è indubbiamente una città d’arte ed anche tra le più suggestive e capaci di una lunga narrazione della propria memoria più che bimillenaria ma, una città d’arte si misura con i mesi estivi, in maniera particolare luglio e agosto che non possono e non devono essere lasciati all’improvvisazione o all’eroica attività di guide turistiche che, in maniera autonoma, intercettano gruppi diretti verso mete turistiche organizzate. Si tratta di un danno enorme all’economia del territorio, soprattutto in Calabria che dispone di alternative che vanno dal turismo ambientale, paesaggistico e naturale, a quello artistico culturale oltre che balneare. Lo dichiara Fabio Gallo, esperto del Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto Tecnologico Superiore dell’Industria per l’Ospitalità e del Turismo Allargato della Puglia e Portavoce Nazionale dei Popolari dei Movimento NOI. “Appare chiaro – continua Fabio Gallo – che non esiste nella città di Cosenza una amministrazione politica del settore turismo o, quanto meno, essa non è visibile e riscontrabile dai dati. Ciò, rappresenta un vuoto strategico da scongiurare in visione della Città Unica, ormai indispensabile anche per migliorare la qualità dei servizi e renderli competitivi. L’economia del turismo è un’industria in crescita e, il 2022 ha fatto registrare ben 50 milioni di turisti in Italia, dato davvero impressionante che deve fare riflettere anche sulla vocazione nazionale del Bel Paese e di quanto sia importante la cura del Patrimonio Culturale alla base dell’industria del turismo. Cosenza, non è ancora una “meta” ma solo un luogo di passaggio per gruppi che attraversano la Calabria. Una Città d’Arte, però, deve necessariamente essere “meta” e in tal senso – conclude Fabio Gallobisogna ricordare alla locale Amministrazione che il turismo è, essenzialmente, offerta di servizi. Un solo esempio per tutti: il Planetario inaugurato dall’allora ministro Mara Carfagna è oggi una cattedrale nel deserto ben visibile a tutti”.

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