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GREENPEACE: L’ACCORDO UE-MERCOSUR FAVORIRÀ IL COMMERCIO DI PLASTICA METTENDO A RISCHIO UN TRATTATO GLOBALE PER RIDURRE L’INQUINAMENTO

 

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ROMA, 09.11.2023 – L’accordo commerciale attualmente in fase di negoziazione tra l’Unione Europea (UE) e il Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) prevede l’eliminazione delle tariffe doganali per le esportazioni europee di prodotti in plastica, tra cui alcuni prodotti usa e getta. A rivelarlo è il nuovo report di Greenpeace Germania “The EU’s Dirty Plastic Secret. EU-Mercosur Deal Set to Boost Trade in Single-Use Plastics”, secondo cui il taglio e la graduale eliminazione dei dazi promuoverà il commercio di materie prime plastiche, rifiuti plastici e prodotti in plastica monouso.

«Con questa formulazione l’accordo applica due pesi e due misure», spiega Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «Promuove lo scambio di prodotti già vietati in Europa a causa dei loro impatti ambientali, come le posate di plastica monouso, per poterli vendere nei Paesi del Mercosur. L’UE è pronta a incoraggiarne il commercio dimenticando tutte le valutazioni che hanno portato al divieto a livello comunitario».

 

Il rapporto diffuso da Greenpeace mostra che l’accordo UE-Mercosur è in netta contraddizione con gli obiettivi del futuro Trattato globale sulla plastica, per il quale lunedì 13 novembre si apre un nuovo round di negoziati a Nairobi, in Kenya. Questo importante percorso diplomatico dovrà definire, entro la fine del 2024, uno strumento giuridicamente vincolante in grado di arginare l’inquinamento da plastica, una delle emergenze ambientali più gravi dei nostri tempi.

 

Greenpeace, da anni attiva sulla questione plastica, richiede che nell’ambito dei negoziati in corso, sotto l’egida delle Nazioni Unite, i governi concordino di ridurre almeno del 75% la produzione e l’uso di plastica entro il 2040. La plastica monouso è dannosa per la salute umana, perpetua le ingiustizie sociali, mette a serio rischio la biodiversità e alimenta anche la crisi climatica, poiché la quasi totalità di questo materiale viene prodotta a partire da idrocarburi come petrolio e gas fossile.

 

Leggi QUI il report completo in inglese

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