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Il Covid e le gravi omissioni di Andrea Pennacchi
Andrea Pennacchi, ospite della trasmissione “Propaganda Live”, ha raccontato la sua passata disavventura col Covid. Voleva divertire, far ridere, ma credo che moltissimi non si siano divertiti e non abbiano riso. E’ evidente che l’attore ignorava, quando cominciò a sentirsi male, che per guarire ed evitare di finire in ospedale ed essere intubato, sarebbe bastato assumere subito un antinfiammatorio e all’occorrenza antibiotici. Con molta probabilità aveva un medico che applicava il famigerato protocollo della tachipirina e della vigile attesa. Furono in moltissimi ad attendere, attendere, per finire dritti in terapia intensiva o per morire in casa o nelle RSA. Sicuramente ascoltando il racconto non si saranno divertite le innumerevoli persone che ancora stanno soffrendo a causa degli effetti avversi del vaccino. Non si saranno divertiti i parenti delle persone decedute a seguito delle vaccinazioni. E se sono ancora vivi, non avranno riso coloro che, malati di tumore, avevano superato la malattia, e questa si è risvegliata a causa del vaccino. Una storia raccontata male, quella di Andrea Pennacchi, con troppe gravissime omissioni. Ma così va questo povero mondo.
Renato Pierri

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